1. Riccioli biondi


    Data: 25/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... soddisfare tutti i maschi del mondo. Presto, mettiti in ginocchio sul sedile”. Obbedì prontamente, calandosi i pantaloncini e mettendo in mostra un meraviglioso culetto a mandolino sodo e leggermente peloso. Passai dietro di lui, lancia in resta.
    
    “Siii… montami… sono la tua vacca… Dammelo… dammelo in culo… dammelo tutto fino in fondo… Soddisfati col mio corpo senza preoccuparti per me”.
    
    Lo presi alla lettera. Puntai il cazzo, che aveva raggiunto una dimensione incredibile e, favorito dalla tanta saliva che lo ricopriva, con una potente spinta gli infilai la cappella e gli ruppi l’ano. Si sentì chiaramente il rumore del muscolo che cedeva. Lo stavo sverginando. Gridò. Gli misi una mano sulla bocca e detti un’altra spinta, poi un’altra ancora e, finalmente, gli entrai tutto dentro. Urlava nel palmo della mia mano ma, tra un urlo ed un altro, mi incitava a continuare. Così, dopo un attimo nel quale mi ero fermato, cominciai a stantuffarlo sempre più forte e, man mano, le sue urla si trasformarono in gemiti di piacere. Guaiva come una cagnolina presa a calci, ma erano guaiti di consenso, di soddisfazione, di pura sottomissione al maschio. Lo agguantai agli stretti fianchi
    
    “Ti sfondo… ti sfondo… ti sfondo” andavo ripetendo ad ogni spinta ed ogni volta era come se andassi sempre più in là. Per un attimo mi domandai come cavolo facesse il mio enorme cazzo ad entrare dentro quel corpicino così minuto e come cavolo facesse a sopportare l’inevitabile dolore inflittogli, ...
    ... anzi a goderne. I miei coglioni pendenti gli sbattevano ritmicamente sulle chiappette e, sebbene poco prima stessero per esplodere, adesso sembravano gradire molto. Così lo chiavai forsennatamente per un bel po’ e gli piacque così tanto che se ne venne ben due volte senza toccarsi prima che arrivassi al traguardo. Godeva come e forse più di una femmina in calore.
    
    Godeva, sbavava di piacere, mi incitava dicendomi di continuare, di fare sempre più forte, di farglielo arrivare allo stomaco, che ero un toro da monta. Lo abbrancai stringendolo forte tra le mie potenti braccia pelose, aderendo al suo corpo e vibrando all’unisono con lui. Il suo buco si era letteralmente disfatto e il suo budello non opponeva più alcuna resistenza essendosi adattato alle dimensioni del potente invasore. Capii che era mio, che quella delizia di ragazzo era ormai tutto mio. Gli morsi la spalla, gli arpionai con una mano i riccioli biondi e ne presi il completo possesso scaricandogli dentro una sborrata bestiale come non ne avevo mai fatte in tutta la mia vita, nemmeno mettendo incinta per due volte mia moglie. Non la finivo più di schizzare sborra e il mio cazzo non sembrava volersi arrendere, rimanendo duro per molto tempo.
    
    “Siii… siii… sono pieno di sborra… Mi hai sfondato e riempito di sborraaahhh” e, cosciente di questa verità, venne una terza volta, tremando come una foglia. Benché ancora avvolto dal piacere dell’orgasmo, pensai “Benedetta gioventù, che riesci a venire tante volte di ...