1. Il ricatto (6) -Epilogo-


    Data: 25/05/2019, Categorie: Incesti Autore: Elena Anele, Fonte: EroticiRacconti

    ... tu?" domandai. "Ha detto che voleva restare sola. Avete litigato per caso?" Sollevai le spalle. E questa non era una bugia. Era scossa a causa mia ma non avevamo litigato. Saperli tutti lontani mi rasserenò così come il fatto che la "bomba" non fosse ancora esplosa. Paolo mi domandò se mi andasse un té caldo con la cannella e io accettai l'offerta. Mi alzai dal letto e controllai lo smartphone. C'era un messaggio di Lorenzo tramite il solito numero: "Stai tranquilla. Giorgia non dirà una parola." Matilda doveva avergli raccontato tutto. Provai vergogna mista a eccitazione. Immaginavo che in quel che era accaduto a tavola e nel bagno quei due fossero complici. Era sempre quel demonio di mio figlio il "burattinaio". Però m'inquietava il fatto che tornasse a concentrarsi su sua sorella. Silenziosa e immaginando diversi scenari, raggiunsi Paolo che versava l'acqua calda nella tazza per infondere il té. Adoro il profumo della cannella. Sorseggiai la bevanda calda ed ebbe il potere di rasserenarmi. Mi dedicai a preparare la stanza per Robert. Paolo era contrario al fatto che dormisse insieme a Giorgia anche se stavano insieme da più di un anno, ma io sapevo bene che i ragazzi avrebbero trovato comunque il modo di riunirsi dopo il "coprifuoco". Del resto venivo io stessa da un matrimonio "riparatore", seppur felice. Mi fiondai ai fornelli e accesi il televisore. Volevo pensare ad altro. Per una volta un messaggio di Lorenzo mi aveva dato un senso di protezione ("Giorgia non dirà ...
    ... una parola") ma che significava? Forse aveva già stretto uno dei suoi tentacoli su di lei? Non volevo finisse ricattata. Immaginandomi scenari preoccupanti e preparando un profumatissimo arrosto con patate arrivai a sera. Il suono del campanello annunciò l'arrivo di Giorgia e Robert, un ragazzo altissimo, con due spalle da nuotatore e capelli neri tagliati cortissimi che mettevano in evidenza un collo possente, da maniaco della palestra. Li feci accomodare. Abbracciai il fidanzato di mia figlia che non vedevo da diverse settimane e sorseggiammo Campari e Martini, io sempre sentendomi come scrutata al microscopio da Giorgia. Tornarono anche Lorenzo e Matilda. Non l'avevo vista cambiarsi ma indossava un abitino rosso diverso da quello del pranzo e che trovai molto sexy. Valorizzava il suo corpicino nonostante le poche curve. Di tanto in tanto mi fissava in quel modo tutto suo e (credetemi) l'espressione seria del suo sguardo, quasi altezzosa, era irresistibile. Mai avevo percepito tanto magnetismo in una ragazza così giovane. Lorenzo e Robert si strinsero energicamente la mano e l'atmosfera si normalizzò (anche nel mio petto). Tutti gradirono il "menu" e mentre sistemavo la cucina, conclusero la serata giocando a bridge. Dopo l'ormai solito "traffico" della toilette, con la tensione un po' allentata, m'infilai il pigiama e mi avvolsi nel piumone accanto a Paolo. La casa era silenziosa ma io sentivo (ero certa) che qualcosa stesse per accadere. Paolo si addormentò verso l'una di ...
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