1. Il ricatto (6) -Epilogo-


    Data: 25/05/2019, Categorie: Incesti Autore: Elena Anele, Fonte: EroticiRacconti

    ... gli carezzavo il viso che palesava tutto il suo piacere nel vedermi così "bollente" e intraprendente. Interruppi temendo una sua seconda eiaculazione, mi abbassai su di lui e passai la mia lingua su tutta la lunghezza del suo fallo intriso del mio succo. Ora lo volevo nel culo. Salii nuovamente su di lui che mi lasciava condurre inebriato, in pieno potere della mia femminilità. Altro che alcol, è il sesso a sballare più di ogni sostanza. Il suo cazzo sparì nuovamente dentro la mia fica mentre insalivandomi le dita lubrificavo il mio buco più stretto. Poi mi sollevai leggermente e mi piegai in avanti col bacino. Sentii il glande premere contro l'orifizio e scesi giù in picchiata verso la trasgressiva goduria del sesso anale. Ormai la sessualità di mio marito era nelle mie mani. Come io provavo piacere nel sentire il suo palo sfregarmi le strette pareti del "condotto posteriore", lui doveva essere in estasi per la morsa calda e avvolgente attorno al suo cazzo. La mia fica era davanti a lui (mentre lo sentivo tutto dietro di me) e la allargavo per mostrargliela bene, poi m'infilavo le dita dentro e le portavo alla bocca. Mi tremava la mandibola dalla goduria. Paolo cercò il mio clitoride con le dita e iniziò a giocarci mentre ero vicinissima all'orgasmo. Mi cinse i fianchi con le mani tenendomi giù, impalata fino in fondo. Ebbe un brivido e lo sentii contrarre il cazzo e non riuscii più a trattenermi. Venni con un grido. Finalmente non dovevo nascondere il mio piacere. Mi ...
    ... sentivo libera. Simultaneamente, con una smorfia di goduria estrema, Paolo mi venne per la prima volta fra le chiappe. Una delle sensazioni più libidinose, strane, liberatorie e appaganti della mia vita. Mi voltai verso di lui, lo baciai con passione e mi stesi con la guancia sul suo petto. Avevo le lacrime agli occhi. Restammo così, in silenzio, mentre la luce calava e la stanza restava illuminata solo dai led dell'albero. Purtroppo quella sensazione di tepore dovuta all'eccitazione andò svanendo. In fondo ero nuda. Mi alzai, lo guardai negli occhi. Mi sorrise. "Grazie" gli dissi e gli posai un bacio sulla bocca. Andai in bagno a fare una doccia. Ero estasiata e fiera di me. Già, -il futuro poteva cambiare- e sebbene non potessi cancellare il passato, avrei potuto cicatrizzarne le ferite. Mio figlio mi aveva insegnato a godere di nuove esperienze e io stavo facendo lo stesso con mio marito. Ne andava del nostro bene come coppia e come individui. Uscii ristorata dall'acqua calda, in accappatoio e pantofole. Paolo si era rassettato e armeggiava in camera da letto. Mi asciugai i capelli e li spazzolai a lungo. Ero felice. La mia vita coniugale sembrava diretta verso una direzione nuova, stimolante, appagante. Dovevo solo risolvere definitivamente la questione con Lorenzo. Pensando a lui ebbi un attimo di smarrimento. Non avevo più controllato il cellulare da ore. E se mi fossero arrivati suoi messaggi? Doveva essere in viaggio ed era improbabile. Tuttavia mi affrettai a controllare. ...
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