1. memorie di un single: biancheria intima


    Data: 26/05/2019, Categorie: Etero Autore: demaranto

    ... sensibili, iniziai a giocarci intorno, ogni tanto li stringevo piano fra due dita.La mano destra invece andò direttamente nella vagina, con due dita la penetrai lentamente.A questa mia manovra lei arcuò la schiena e lanciò un piccolo urletto.Cazzzoooo���Ti ho fatto male ??Noooo���ho sentito una scossa fortissima��.Continuo ?Siiiii ti prego non fermarti &egrave troppo belloooo��Arretrai le dita in vagina cercando il punto G e glielo dissiadesso devi dirmi una cosaCoosaaSenti le mie dita dentro di te ?SiiiiiAdesso le sposto e continuo a muoverle��. Dimmi quando senti sensazioni più fortiMa soooooonoo già foortiii�..Se mi ascolti saranno più forti di questeVaaaa beeneeConcentrati adesso le sposto un po� avanti e un po� indietro e mi fermo ogni tanto quando pensi che sono davvero forti dimmi di siNel frattempo avevo preso la sua gamba e l�avevo passata al di sopra della mia testa poggiandola sul bordo alto del divano, l�altra gamba era fuori la seduta del divano e poggiava col piede a terra.Adesso con le gambe aperte al massimo le vedevo benissimo, la sua vagina si era trasformata, sembrava che fossi uscita in fuori, era gonfia, rossa e i suoi umori colavano fuori scendendo per il perineo e fermandosi sulla rosellina dell�ano.Iniziai così la ricerca del punto G, sotto i polpastrelli cercavo un�ispessimento superiore della vagina, all�incirca due/tre cm dall�ingresso situato in alto, arcuai le dita, medio e indice e, incominciai a muovermi lentamente sempre nello spazio massimo ...
    ... di tre cm.Lei cominciò a farfugliare dei si, ma erano dovuti all�eccitazione ed all�orgasmo che stava montando dentro, ma un suo �siiiiii quiiiii� mi fece bloccare la mano in quel punto, muovendo solo le dita dentro.Cominciò a dimenarsi sempre di più, la testa andava da una parte all�altra, alternava lamenti e urla, il busto arcuato e cominciò ad urlare e ad ansimare sempre più forte.Capendo che ormai era prossima all�orgasmo tolsi la mano dal seno e la portai sulla sua bocca, ci voleva solo che qualcuno del palazzo ci sentisse.In un momento di lucidità mi tolse la mano dalla boccaTraanquiillooo nooon urloooo���.aahahaahhhahhaDalla sua bocca uscì un semplice e silenzioso aahahahahahahaaa poi cominciò a tremare tutta e aprendo la bocca come per prendere aria si lasciò cadere sul divano, dove continuò per ancora un po� a tremare e saltare.I suoi succhi erano colati fuori, ed avevano bagnato il copridivano formando una piccola pozza che si andava ad assorbire.Spostai la sua gamba dietro di me e alzandola assieme all�altra mi alzai anch�io, posai le gambe e la lasciai a smaltire il piacere ricevuto.Il petto si alzava e si abbassava come un mantice, gocce di sudore le imperlavano la fronte e scendevano fino all�incavo del seno, altre gocce avevano raggiunto l�ombelico fermandosi dentro.Adesso stavo inginocchiato ai piedi del divano e con le mani le massaggiavo tutto il corpo bagnandomi le mani col suo sudore.Ogni tanto lei aveva ancora qualche scatto, era ancora eccitata, ma poi ...
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