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Sandwich sotto le coperte
Data: 29/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed
... sistemata nella camera matrimoniale, le ragazze avrebbero dovuto dormire in tre nel letto a una piazza e mezza di Carlo, ma quando arrivammo in camera sua trovammo Giulio gia bello che addormentato sotto le coperte. Dato che non riuscimmo ne a svegliarlo ne a spostarlo, le ragazze si sitemarono enlla sala hobby, mentre io e Carlo avremmo dovuto dividere il letto con Valerio. “Certo che con questa montagna umana nel letto staremo davvero stretti” disse Carlo mentre mi porgeva un cambio per la notte. Ci cambiammo indossando dei pantaloncini da calcio e delle magliette. “Te stai in mezzo perchè sei più piccolo” disse Carlo ridendo “vedrai che ti piacerà stare in mezzo a due maschioni”. “Bhè certo...mi aspettavo qualcosa di meglio” risposi mettendomi sotto le coperte. Aveva ragione Carlo, si stava davvero stretti, ma l’alcol e la stanchezza mi fecero addormentare subito. Non so quanto dormii ma ad un certo punto della notte mi svegliai per il troppo caldo. Ero girato sul fianco destro e mi ritrovai schiacciato sulla schiena Valerio, che mi sovrastava con la sua stazza e con una gamba accavallata sul mio fianco. Il peso di Valerio mi aveva spinto addosso a Carlo, che dormiva supino e con il braccio sinistro che mi ricadeva addosso, ritrovandomi così con la testa sotto la sua ascella. Provai a girarmi supino ma era impossibile muoversi, così tentai di riaddormentarmi in quella posizione assurda. Mentre cercavo di posizionarmi meglio Valerio mi si accostò ancora di più, ...
... schiacciandomi addosso il suo pacco che si rivelò essere in tiro. Quand si era messo nel letto Valerio si era spogliato quasi del tutto, rimanendo con gli slip e la camicia, quindi potevo sentire perfettamente la sua mazza che spingeva sulla mia schiena. Anche se Valerio non era assolutamente il mio tipo, il suo cazzo che mi sentivo addosso mi propcurò un’eccitazione incredibile. Il tutto amplificato dai freni inibitori dell’alcol che non era del tutto scemato, feci qualcosa che non pensai di poter mai fare. Allungai una mano sotto il piumone e cercai tastando il pacco di Carlo. Una sveglia elettronica sul comodino irradiava una luce abbastanza forte per distinguere il profilo di Carlo, che dormiva tranquillo mentre con la mia mano mi insinuavo sotto la stoffa del pantaloncino. Trovai il cazzo non del tutto a riposo, quasi barzotto, e quando lo scappellai la mano si bagnò di un pò di licquido. Lo sentivo crescere piano quando Carlo parlò. “Se lo prendi in bocca cresce prima” io mi bloccai stupito. Non pensavo che Carlo si fosse svegliato. “Tranquillo non ti preoccupare” disse lui avvicinando la mia testa col suo braccio verso il basso “avevo proprio voglia di un bel bocchino” infilai la testa sotto le coperte e mi avvicinai al suo cazzo. Carlo abbassò il pantaloncino e io feci sparire il suo cazzo in bocca. Un gemito di piacere e il consecutivo ingrossamento del suo pene mi fecero capire che il servizio era di suo gradimento. Il calore del piumone e l’aria calda che si era ...