1. La ragazza di mio figlio


    Data: 30/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: ssbbw69, Fonte: Annunci69

    Appena arrivato alla villa, vidi in cortile l'auto di mio figlio Andrea e all'improvviso mi ricordai che mi aveva chiesto di poter usare la casa di Bergeggi per una settimana insieme ai suoi amici.
    
    Sbuffai e guardai la donna al mio fianco: Katia, 44 anni, belloccia, decisamente alla moda, decisamente troia, decisamente stupida. L'ideale per un paio di giorni al mare.
    
    “Mi spiace tesoro, mi ero scordato di aver promesso la casa a mio figlio. È qui con alcuni amici e...”
    
    Non avevo ancora terminato la frase che lei, giuliva, scese dal Porsche strillando di essere felice di conoscere mio figlio. Sospirando, parcheggiai meglio l'auto, poi la seguii fino alla villa.
    
    Quando li raggiunsi, Katia si stava già presentando ai ragazzi con un tono entusiasta davvero eccessivo e fuori luogo. Salutai mio figlio Andrea e il suo amico Marco, compagno fin dai tempi delle scuole medie. Accanto a loro vidi una ragazza bassa di statura, dalla figura rotonda e dal viso grazioso. Aveva i capelli rossi, gli occhi castani coperti dagli occhiali, una carnagione chiara bruciacchiata dal sole e una bocca da pompini. Mentalmente la catalogai alla voce “troietta” e non badai più a lei finché Andrea me la presentò come Veronica, la sua ragazza.
    
    La guardai meglio e lei arrossì come una bambina.
    
    “Buongiorno signor Fabrizio, sono Veronica, la figlia di Lidia.”
    
    In automatico le risposi di darmi del tu e le strinsi la mano, piccola e morbida. La memoria mi restituì l'immagine di una bambina ...
    ... di poco più di cinque anni, tonda come la luna e buffa da morire.
    
    Ricordavo anche sua madre Lidia, amica storica della mia ex moglie, ma di sicuro non la preferita. Bel culo e belle tette, ma poco arrivata nella vita: aveva sposato un operaio, si era separata e faticava a sbarcare il lunario e a mantenere la bambina. E ora la figlia si fidanzava con Andrea e veniva accolta in casa in maniera pressoché ufficiale.
    
    Strano.
    
    Soprattutto perché mio figlio Andrea era gay.
    
    Salimmo al piano superiore e posammo la valigia. Katia mi disse che aveva voglia di fare l'amore, ma io ero stanco di averla attorno e le dissi che preferivo farmi un tuffo in piscina.
    
    Lei, arrendevole, rispose che si sarebbe preparata in un attimo.
    
    Il pomeriggio scivolò lento e piacevole. A luglio la spiaggia di Bergeggi era un carnaio intollerabile e da sempre noi si preferiva la calma della piscina privata.
    
    Katia prendeva il sole in un bikini striminzito che metteva in evidenza un corpo plasmato da anni di palestra. Ogni tanto occhieggiava i due ragazzi che giocavano nell'acqua. Veronica stava parzialmente sotto l'ombrellone e leggeva un libro. Indossava un costume intero, blu, molto severo, che però non riusciva a nascondere le sue forme esuberanti. Mentre le guardavo il seno e la curva della pancia, ebbi un'erezione.
    
    “Cazzo, Fabrizio – mi dissi – hai 50 anni e non riesci a staccare gli occhi di dosso da una ragazzina di 17”.
    
    Mi voltai immediatamente a pancia in giù e ripresi il filo ...
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