Vendetta - Racconti Erotici

Vendetta

Non potevo credere a quello che stavo leggendo. Gli occhi scorrevano rapidi sullo schermo incapaci di fermarsi e mi stavano mettendo davanti ad un mondo che non avrei mai neppure immaginato. Tutta la vita che avevo con fatica costruito fino a quel giorno si stava sbriciolando come un castello di sabbia in mezzo ad una mareggiata. Mia moglie, "la mia dolce metà", come la consideravo ormai da 15 anni, non era la persona che conoscevo. Lo shock fu tremendo. La stessa persona con cui avevo condiviso tutto e per la quale avevo accettato ogni cosa, si stava rivelando una completa estranea e tutta la mia vita passata si stava rapidamente colorando di grigio. Per spiegarvi cosa mi stava succedendo devo fare una breve digressione. Io mi chiamo Marc e sono un piccolo imprenditore di 39 anni. Vivo in una graziosa villetta a Springfield, un paesino nel nord degli Stati Uniti, assieme a Maya, mia moglie da 12 anni. La casa in cui abitiamo &egrave grossa e molto comoda, con ogni comfort e un'infinità di spazio a disposizione, dall'enorme cucina provvista di ogni elettrodomestico ad un'accogliente taverna dove Maya &egrave solita allenarsi quando non ha voglia di andare in palestra. Springfield ha lo stile classico del nord degli Stati Uniti con file di case di uno o al massimo due piani con giardino e piscina, tutte una simile all'altra. In città ci sono pochi negozi, tutti raggruppati nel centro e i divertimenti sono quasi del tutto assenti, ad esclusione di un paio tristi bar per ...

... camionisti di passaggio, un poligono di tiro e un ristorante italiano che del bel paese ha solo il look con baffi e brillantina del proprietario. Ciò nonostante &egrave una città ricca e molto sicura. La criminalità &egrave quasi assente o resta comunque nascosta nell'ombra evitando di farsi notare dai molti cittadini bigotti e giustizialisti sempre armati di fucile, che non ci penserebbero due volte a premere il grilletto se incontrassero uno sconosciuto nella loro proprietà. La gestione della piccola azienda di software fondata da me e di cui ero proprietario mi portava via quasi tutto il giorno e spesso anche le sere e i weekend, ma in pochi anni passò dall'essere un esperimento senza molte speranze, aperta quasi per gioco, ad una realtà ambiziosa con un luminoso futuro, un solido fatturato e un consistente attivo mensile che ci ha permesso di mantenere un tenore di vita decisamente agiato. Maya invece non ha mai lavorato e si &egrave sempre crogiolata nel benessere che gli garantiva l'azienda, sperimentando solo alcuni indolenti tentativi di trasformare in un impiego, ovviamente mai remunerato, il passatempo che la appassionava in quel momento. Provò a diventare insegnante di Yoga, commerciante di libri antichi, esperta di cromoterapia e altri impieghi di nicchia per i quali era necessaria una perseveranza e uno spirito di sacrificio che le mancava completamente. Ciò nonostante &egrave sempre stata lei a comandare in casa ed io ho sempre accettato questo tipo di rapporto perché ...