1. Il ricatto 2


    Data: 19/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul, Fonte: Annunci69

    Capitolo 2
    
    Michele non sapeva che fare. Aveva paura. Di andare a casa di Corrado e di non andarci. Della reazione del fratello, quando avesse scoperto che la rivista porno non c’era più. Della reazione della mamma se avesse notato qualche segno delle botte che aveva preso da Corrado e di quelle che avrebbe certamente preso nel pomeriggio. Ma a quel pensiero gli tornò duro. L’idea che quello gli abbassasse un’altra volta i pantaloni e lo sculacciasse lo fece arrapare. E poi, la mattina, mentre era sulle sue ginocchia, aveva sentito sul fianco l’uccello duro di Corrado. L’immaginava enorme e peloso. Chissà forse gliel’avrebbe fatto vedere. Oppure lui stesso gli avrebbe chiesto vederlo e Corrado per punizione l’avrebbe sculacciato ancora più forte. Allora avrebbe certamente pianto e Corrado l’avrebbe consolato.
    
    Stava per farsi una sega là nel bagno, mentre cercava di guardarsi il culo che era ancora rosso per i colpi ricevuti.
    
    Decise di non menarselo, di aspettare. Se non fosse andato da Corrado si sarebbe masturbato nel pomeriggio. Se invece avesse scelto di andarci, chissà cosa sarebbe accaduto.
    
    Ci andò.
    
    Disse a sua madre dove stava andando, perché a lei era sempre meglio dire la verità. Uscì di casa e suonò tremando alla porta accanto.
    
    Nell’androne c’era un silenzio assoluto e lui pensò che se Corrado avesse deciso di sculacciarlo appena entrato, i colpi si sarebbero sentiti fino in casa sua. Questo lo fece tremare ancora di più di aspettativa ed ...
    ... eccitazione. E Corrado l’aspettava. Non si era fatto troppe illusioni, ma sperava di vederlo. Il suono del campanello, alle tre in punto, lo colse mentre cercava di calmare l’eccitazione, facendo di tutto per distrarsi e non pensare. Corse alla porta.
    
    “Ciao” sussurrò Michele con il fiato corto.
    
    “Entra. Hai fatto bene a venire!”
    
    “Sono venuto solo per riprendermi il giornale. È di mio fratello e devo rimetterlo a posto!”
    
    “Non posso dartelo. Lo sai. No?”
    
    “Ma se Angelo…”
    
    “Angelo torna tra una settimana e se oggi ti restituisco il giornale, tu te lo consumi di seghe!”
    
    “Ma io…”
    
    “Riavrai il giornale fra una settimana!”
    
    “Allora me ne vado” azzardò Michele, sperando che Corrado lo trattenesse, ma volendo anche andarsene, perché tutt’a un tratto ebbe paura che quello gli facesse male come aveva già fatto la mattina.
    
    Corrado l’afferrò per un braccio.
    
    “Tu resti qua e non ti muovi finché non te lo dirò io. Anzi, da oggi fino al ritorno di tuo fratello verrai qua ogni pomeriggio. A tua madre dirai che vieni a giocare a monopoli. Siamo d’accordo?”
    
    “Per fare cosa? Che mi vuoi fare?”
    
    “Vuoi il giornale?”
    
    Michele fece di si con la testa.
    
    “Allora puoi fare solo come ti dico io!”
    
    E finalmente lo tirò dentro, chiudendo la porta.
    
    “Siamo d’accordo? Ogni pomeriggio!”
    
    “Va bene” disse Michele con un filo di voce “ma tu non mi devi fare troppo male!”
    
    “D’accordo!”
    
    Era fatta. Il ragazzino ci stava, non credeva alle sue orecchie. Doveva essere prudente però: ...
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