Il fidanzato di mia sorella 14 - vacanza brasiliana 1
Data: 02/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987
... preso atto già da tempo quindi non mi fa ne caldo ne freddo. Dopo la doccia e la colazione, in attesa di iniziare il giro turistico della città, rimango a parlare con Cecilia. Mi confessa di stare insieme a mio zio da ormai cinque anni nonostante si concedono anche lo sfizio di andare lei con altri uomini, e lui anche con qualche donna. Mi dice anche che ha intenzione di prendere talmente tanti ormoni da non raggiungere più l’erezione e poter così un giorno sposare Mariano senza arrivare all’intervento di riassegnazione sessuale che potrebbe anche costarle la perdita della sensibilità sessuale e la conseguente eccitazione. Le chiedo come mai una brasiliana come lei, con un cazzo sicuramente notevole, voglia atrofizzarlo fino a quel punto e mi rivela che sogna di diventare donna da quando era un ragazzino e che e’ cresciuta, erroneamente, con la convinzione che se le piaceva il cazzo come ad una donna, essendo lei prima uomo, doveva solo prenderlo e non darlo e che quindi diventando donna, avrebbe avuto delle chance in più per uscire dalla favelas in cui e’ nata. La sua storia e’ molto toccante e piena di dolori tipici delle persone che iniziano un percorso di transizione ma adesso e’ arrivato il momento della visita al Corcovado. Lo raggiungiamo con un bellissimo e caratteristico treno fino a raggiungere la cima e ritrovarci ai piedi dell’enorme statua del Cristo Redentore. Fa un caldo boia a 700metri di altezza e mi fanno male i piedi a furia di aspettare per ore di ...
... entrare nella chiesa sotto la statua. Finita la visita, Kai vuole comprare dei souvenir ma io sono stanco allora lo zio mi invita a raggiungere un luogo isolato per riposarmi un po’ mentre lui porta Kai alle bancarelle. Facendomi aria con la guida turistica di carta, mi fermo vicino ad una ringhiera.
“Minchia che caldo fa”, sento dire da qualcuno che mi si e’ avvicinato in un accento italiano, più precisamente toscano
Mi volto a guardare e vedo un ragazzo vestito con un jeans nero, una maglietta grigia a maniche corte che mostrano un tatuaggio sul bicipite sinistro, una frase presa da chissà dove, i capelli neri corti con un ciuffetto sul davanti all’insù e gli occhi celesti
“Si, hai ragione, fa davvero caldo”, gli faccio io
“Sei italiano?”, mi domanda quasi stupito mentre io annuisco orgogliosamente “e’ incredibile, non ci posso credere”, continua lui mentre alza la mano con fare da maschiaccio per darmi il cinque “non riuscivo più a sopportare tutte quelle lingue. Inglese, tedesco, francese e che palle. Per non parlare del portoghese…”
“Sembra la versione dialettale dello spagnolo, vero?”
“Già”, acconsente il ragazzo mentre sorridiamo “mi chiamo Davide”, mi fa porgendomi la mano
“Giulio”, gli rispondo stringendo quella forte mano da maschio “sei qui da solo?”
“Ci siamo accodati ad un gruppo di turisti che stanno nel nostro stesso albergo. Sono con la mia fidanzata. E’ lei che e’ voluta venire quassù”
Sono un po’ demoralizzato ma il suo essere fidanzato ...