1. Storia di un'amica


    Data: 04/06/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: G, S.

    ... mare e da li avrebbe avuto quello che non c'era stato l'ultima volta. Ebbe un sussulto, le guance ebbero ad iniettarsi di sangue creando una due piccole macchie rosse che, credetemi, quando succede sono da cazzo a " martello". Doveva acchittarsi, chiamò Giulia, sua attuale coinquilina qui in città (strafiga assurda con delle labbra fatte per succhiare, tette sempre in vista,mai che mettesse un reggiseno,) comprano di tutto, scoprirono l'esistenza di lingerie che non avevano idea ci fossero in commercio. La sera arrivate a casa si divertirono a provare la roba che avevano comprato in soprannumero, una alla volta uscirono dal bagno in autoreggenti, prima bianche e poi nera, perizoma, brasiliane d'ogni genere e colore. ( i loro due corpi, con quelle gambe tornite benissimo e qui culi tondi e lucidi coperti da abbigliamento sexy fanno impazzire, garantito) Nel mentre aveva chiamato Marco per chiedergli se, almeno a cena, anche Giulia e Ferdinando (ragazzo che frequentava Giulia all’epoca) potevano accompagnarli, Marco acconsentì. Anche Giulia voleva scopare, voleva fare bella figura, essere porca agli occhi del suo lui. Finalmente scelsero: per Sabry un completo in rosa con pizzo e apertura sulla figa rasata, con calze autoreggenti nere; Giulia: perizoma nero senza reggiseno ( i suoi capezzoli dovevano trasparire dalla camicetta leggera sulla gonna corta ed alta in vita) e anche lei calze autoreggenti leggere nera. Marco quando vide queste arrivare ebbe un sussulto e qualcosa ...
    ... si mosse tra le sue gambe, Sabry cosi vestita da troia non l'aveva mai vista, abituato ai soliti short quel vestitino azzurro con uno spacco vertiginoso al seno era da infarto: ad ogni movenza la luce fioca dei lampioni lasciava osservare in trasparenza il colore delle mutandine. Marco voleva segarsi. Salirono in macchina tutti e quattro e si avviarono al ristorante. Sabry con un fare provocante, da vera troia, apriva leggermente le gambe e poi le accavallava lasciando che Marco guardasse, aveva notato che non faceva altro che toccarsi il cazzo da quando si era seduto. Questi prese l'iniziativa, accortosi che i due dietro guardavano il cellulare ed inizio ad accarezzare Sabrina nella parte tra l'elastico della calza e il vestitino che s'era tirato su, deglutiva da quanto sentiva morbida quella pelle, di tutta risposta Sabrina divaricò le gambe mostrando la figa rasata e quello spacco proprio davanti al perizoma. Marco voleva venire e le lo capì, alzò il poggia gomiti della macchina, sbottonò il jeans del ragazzo e inizio a batterlo, lo guardava non volere ,di forza , distogliere lo sguardo dalla strada, saliva e scendeva lungo tutta l’asta a colpire le palle e poi a chiudersi la cappella nella mano, quel cazzo lo voleva in bocca, in figa, ma doveva aspettare ancora. Marco con un colpo gli tenne la mano più su e gli sborro tra le mani, prima di pulirsi e attenta a non farsi vedere, Sabry ne prese un poco con un dito e ne assaporò il gusto. Il viaggio e la cena proseguirono con ...
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