1. Storia di un'amica


    Data: 04/06/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: G, S.

    ... quell’età era già bello che capiente. Sabrina si versò un bel poco di vino nel bicchiere e lo tracannò velocemente, asciugandosi le labbra pensò che era meglio obbedire, farsi trombare. Non voleva mettere in mezzo Giulia, non se lo meritava né lei ne Fernando, ma Bruno aveva iniziato già ad accarezzare il viso di Giulia e questa sembrava compiacersene, forse lo spirito di Troia di questa era stato acceso dalla situazione, poter essere usata davanti al suo uomo, la faceva sentire femmina e puttana, gli voleva dire ecco : “voglio essere scopata, abusata, non riempita di cazzi e non di soli regali” Sabrina s’alzo e s’appoggiò al tavolo scostando in malo modo i bicchieri e le varie cose che stavano sulla tovaglia : “Fate presto, quello è uno stronzo, e questa è una troia”, “Ferdinà, non aspettare hai sentito a questi, comandano loro, scopatela pure tu”. “hai deciso allora, meglio che collabori, non te ne pentirai, ti sfondiamo i buchi e tu godrai come una vacca, i veri uomini se le chiavano le femmine non se le vendono”…”fossi stata la femmina mia, mo tutto questo non sarebbe successo, saresti stata una signora, non te ne accorgevi che ti guadavo sempre?” disse Armando Sabrina ebbe come un nodo in gola, era vero quello che diceva o gli parve cosi, si sentiva troppa bella e fu tradita da uno che non valeva niente. Armando s’avvicino, e tento di baciarla, sulla prima lei abbasso il capo come a rifiutare, ma lui gli strinse il collo e inizio a leccarglielo il , piano lei apri la ...
    ... bocca e con foga Armando gli caccio la lingua in gola. Assurdo, ma lei ebbe quasi a compiacersene, aveva la sensazione (cosi mi racconta) che male non gli ne stavano facendo, che erano solo uomini arrapati che stavano facendo un dispetto ad un ragazzino. Armando, capi che le resistenze erano pressoché finite, e tirandola a se alzo leggermente il vestitino, gli strinse i glutei con una mano e con l’altra iniziò a pizzicarsi la cappella tenendola infilata nei pantaloni. L’erezione gli faceva male, quel culo tondo in mano, quella carne giovane e profumata quelle labbra carnose che avevano iniziato, prima con timore e riservo, poi lasciandosi andare, a baciarlo sul collo gli rendevano il cazzo una mazza colma di sangue. Giulia, dall’altro lato era a pecora sulla sedia ( si stava già dando da fare) con la gonna alzata a mostrare il il culo abbronzato dalle lampade mentre Bruno col cazzo fuori dalla patta si masturbava leccandole la figa bagnata, Sabrina la vedeva muoversi godendo, mentre dal davanti Matteo (il terzo uomo) glia sbatteva il cazzo in faccia e sulle tette, emetteva delle leggera grida di piacere mista a piccole risa, godeva la troia mandando con i suoi occhi verdi sguardi beffardi a Ferdinando “ Che bei cazzoni” diceva. Armando, lascio Sabria sola ormai a gambe aperte, e si fiondò a mettere il cazzo in bocca a Giulia che lo accolse con piacere, iniziando a succhiare la cappella con forza come volesse riceverne,tirandolo, immediatamente in bocca il contenuto. Ferdinando ...
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