1. L'operaio


    Data: 06/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: intense

    ... sorvolando sul fatto che gli stava guardando il culo.
    
    - Perché c'è un orario per bere quando uno a sete.- Rispose l'uomo.
    
    Marisa lasciò perdere, tanto era fiato sprecato, finito di togliere le tende a quella finestra, mentre scendeva sentì la mano di Raffaele appoggiarsi su una chiappa e stringerla.
    
    Marisa reagì male.- Non ti permettere, o ti butto fuori di casa.
    
    - Volevo solo aiutarti a scendere.- Si difese l'uomo sorridendo, la minaccia gli era scivolata addosso senza scalfirlo.
    
    Tolsero tutte le tende del salone, e infine passarono in bagno, Marisa salì ancora sopra la scala, stava togliendo la tenda alla finestra quando Raffaele tranguiò a canna l'ultimo sorso di birra, appoggiò la bottiglia vuota sul lavandino e ruttò.
    
    Marisa lo guardò disgustata ma non disse nulla.
    
    Poi come se fosse solo e stesse facendo la cosa più naturale del mondo. Raffaele alzò la tavoletta del cesso, si abbassò la lampo e di fronte a Marisa sopra la scala che lo guardava incredula, tirò fuori un cazzo enorme e urinò.
    
    Marisa mentalmente confrontò quel cazzo a quello del marito, quello dell'imbianchino da moscio era grande quasi quanto quello del marito al massimo dell'erezione.
    
    - Ma sei proprio un selvaggio, non potevi dirmelo che ti scappava, sarei uscita.- Disse la donna, che però non riusciva a staccare gli occhi da quel grosso biscione che urinava.
    
    Raffaele continuando a pisciare rumorosamente, alzò gli occhi e disse.
    
    - E' colpa della birra, mi fa pisciare di ...
    ... continuo.- finito di pisciare lo sgrullò. A Marisa sembrava un randello, che si agitava in aria.
    
    - Questa e un altra cosa che non devi fare più.- Gli disse ma la vista di quel coso enorme l'aveva turbata. Lei moglie fedele e donna di sani principi, aveva la fregna bagnata alla vista di un cazzo enorme.
    
    Finito di togliere le tende, passarono a smontare le prese di corrente, inginocchiata a terra Marisa cercava di non pensare a quello che aveva visto, chiese a Raffaele dietro di lei di passargli un cacciavite, con una mano teneva la presa e l'altra l'allungò verso l'uomo dietro di lei, invece del freddo cacciavite in mano si ritrovò qualcosa di grande caldo e morbido, si girò di scatto ed esclamò
    
    - Ma cosa cavolo?
    
    - Non cavolo, ma cazzo, si chiama cazzo.- Disse sorridendo l'uomo che al posto del cacciavite in mano gli aveva messo il cazzo.
    
    - Ma... come ti permetti, io lo dico a mio marito, ti faccio arrestare.- Disse Marisa arrabbiata, ma il cazzo che gli si stava indurendo in mano non lo mollava, lo teneva stretto tra le lunghe dita affusolate.
    
    - Intanto, tu mi hai arrestato il cazzo, però. - Disse l'uomo che vedeva, che la donna oltre a non lasciargli il cazzo aveva preso a masturbarlo.
    
    Marisa non riusciva a lasciare la presa, il cazzo nella sua mano era diventato duro e grande, molto grande, muoveva il polso avanti e indietro, scoprendo la cappella, mentre sentiva la fica allagarsi sempre di più.
    
    Ancora inginocchiata prese a fare un vero e proprio ...
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