1. L'operaio


    Data: 06/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: intense

    ... pippone a quell'essere che detestava, ma che aveva un cazzo di dimensioni che lei non aveva neanche mai creduto possibili per un essere umano.
    
    Lo guardava con occhi sbarrati mentre continuava a masturbarlo, improvvisamente vide e sentì il cazzo esplodere, dalla cappella partirono repentini getti di sborra calda che appiccicosa gli arrivò in faccia e scivolando sul lungo collo fino al decoltè, molta gli colò sopra la mano e il polso, il porco l'aveva imbrattata di sborra.
    
    Marisa lasciò il cazzo che continuava a emettere sborra, si guardò incredula la mano lorda e appiccicosa, sul viso sentiva la sborra calda, un rivolo gli era scivolato tra i seni provocandogli un brivido.
    
    Raffaele prese uno straccio e lo dette alla donna inginocchiata e immobile incredula di quello che aveva appena fatto, poi disse.
    
    -Adesso basta con i divertimenti abbiamo del lavoro da fare.
    
    Per il resto della mattinata i due non si parlarono, Marisa era eccitata, inconsciamente cercava il contatto con l'uomo che furbescamente gli aveva messo il cazzo in mano, ma lui l'ignorò continuando a lavorare a testa bassa, arrivò l'ora di pranzo di solito i figli della donna rientravano da scuola ma oggi entrambi avrebbero pranzato fuori.
    
    Raffaele parlò e ciò che disse era a metà tra una domanda e una richiesta.
    
    - Cosa c'è da mangiare.
    
    Marisa suo malgrado si scoprì felice che lui gli avesse rivolto la parola.
    
    - Ti preparo qualcosa.
    
    In cucina gli preparò una bistecca, lo vide mangiare ...
    ... come un lupo, e bersi una bottiglia di vino rosso, si accorse che i modi poco educati dell'uomo non gli davano più fastidio ma anzi l'eccitavano sempre di più.
    
    Dopo aver mangiato e ruttato si alzò, Marisa era seduta su una sedia del tavolo della cucina, in attesa di qualcosa che temeva e sperava allo stesso modo, non dovette aspettare molto l'uomo aveva gradito il pranzo e voleva ringraziare la padrona di casa, si sbottono la tuta da lavoro che cadde arrotolata ai suoi piedi, e porse il cazzo alla donna, che si precipitò a prenderlo in bocca, lo desiderava da ore e adesso che l'aveva tra le labbra lo succhiava voracemente, l'uomo grugniva e gli teneva la testa, il cazzo nella bocca di Marisa era di nuovo mastodontico, la sua fica aveva
    
    inumidito il cavallo dei suoi jeans da ore di eccitazione continua e inappagata.
    
    L'uomo tolse il cazzo dalla bocca della donna e lo sbatteva sul suo muso bagnato di saliva.
    
    - Vuoi essere scopata vero?
    
    - Sì - fu la risposta secca di Marisa.- Alzandosi in piedi, superava in altezza l'uomo con tutta la testa.
    
    - Vai in camera da letto dei tuoi figli voglio scoparti la - Ordinò Raffaele alla donna che ormai teneva in pugno.
    
    Marisa non protestò qualunque posto andava bene pur di prendere quel cazzo che desiderava con tutta se stessa nella sorca.
    
    A Raffaele, scopare quella donna, nella cameretta dei suoi figli procurava quell' eccitazione in più, entrarono, c'erano due letti, alle pareti poster di cantanti e calciatori, una ...
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