1. L'operaio


    Data: 06/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: intense

    ... sborra.
    
    Ansimante e con la fica rossa e tumefatta Marisa prese la foto e la guardò scolava sborra. Marisa chiese all'uomo perché l'avesse fatto.
    
    - Perché sei una troia, ho sborrato sulla tua famiglia, per dimostrarti che quelle come te, scopate come si deve, perdono ogni ritegno, per il cazzo mettete in secondo piano tutto anche la famiglia,tutte,siete e siamo tutti uguali, dei luridi porci lussuriosi avidi di Cazzo e Figa,Tu NoN Sei Da Meno.Sei una Vacca Lurida- Disse Raffaele.
    
    Marisa rimase allibita lui l'aveva scopata e in più gli aveva anche fatto la morale, ma era vero quello che gli aveva detto ciò che aveva fatto!
    
    Poi si vestirono e tornarono al lavoro, fino alle quattro del pomeriggio, era l'ora per Raffaele di staccare.
    
    Sulla porta, Marisa gli disse solo.
    
    -A domani.
    
    Raffaele prendendosi il cazzo in mano attraverso la tuta rispose.
    
    - A domani.
    
    Dopo un mezzora tutti i suoi familiari rientrarono in casa davanti a loro in apparenza c'era la solita donna, ma dentro di lei ora bruciava un fuoco, che non si spegneva con l'acqua ma con un mare di sborra, il marito che da quel giorno era entrato nell'ampio club dei cornuti, guardava il lavoro fatto e disse.
    
    - Non male per essere il primo giorno.
    
    - Vero, ...
    ... Raffaele sì e dato molto da fare.- Disse lei sfiorandosi la fica velocemente.
    
    Andò nella stanza dei figli, che il giorno l'aveva vista farsi chiavare e godere oscenamente, sopra la scrivania la foto che lei aveva rimesso a posto dopo averla ripulita dalla sborra ingordamente con la lingua.
    
    Suo figlio saltellava col culo sul letto, sentì una mano inumidirsi al contatto con la coperta l'odorò e chiese alla madre cos'era.
    
    -Niente.- rispose lei, ma pensò " e solo brodo di troia, di quella troia di tua madre che gode ".
    
    Di notte nel suo letto mentre il marito russava, lei si toccava la fica, gli sembrava di sentire ancora il grosso cazzo riempirla tutta, si masturbò, godette, mentre dalle labbra gli sfuggì il nome di quello che gli aveva fatto perdere il lume della ragione, "Raffaele".
    
    In passato uomini in gamba eleganti e affascinanti gli avevano fatto una corte asfissiante ma lei fedele al marito e ai suoi principi aveva sempre rifiutato indignata, un uomo rozzo e maleducato era riuscito a scoparla perdendoci neanche una mezza giornata.
    
    Marisa aveva da poco superato i quaranta, e nel suo letto a fianco dell'uomo che aveva felicemente sposato, aveva la fregna bagnata mentre pensava a un uomo il cui cazzo l'aveva stregata.
    
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