1. Una sega in macchina (seconda parte su ionel)


    Data: 06/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Difficilissimo, Fonte: Annunci69

    ... italiano un po' maccheronico e il suo chiaro accento dell'est. Nel breve tragitto in auto gli spiegai che avevo interpretato male alcuni suoi sguardi e mi ero lasciato prendere da quel momento. Lui mi disse di aver capito subito che io e Fabietto stavamo insieme ma che a lui piaceva la figa e non voleva far succedere nulla il giorno della sega. Però la sua voce non mi sembrò convinta e non ero minimamente certo che la pensasse realmente così. A questo punto iniziai a fare qualche battuta sull'argomento per cercare di metterlo a proprio agio. Nel mentre eravamo arrivati sotto casa sua ma Ionel si era finalmente rilassato e mi chiese se potevo fare un piccolo giro con la macchina in modo da dargli l'occasione di fumare una sigaretta in pace prima di rientrare a casa, visto che i genitori non sapevano di questo suo vizio e non avrebbe potuto accendersene una prima del giorno dopo. Giunti in un ampio parcheggio, isolato in tutti i mesi dell'anno meno che d'Estate, spensi l'auto e mi misi comodo sul sedile, continuando a parlare con Ionel. Mi raccontò di lui, che faceva il pugile e che si allenava in palestra per fare i muscoli e aumentare la sua forza. Mi disse della scuola, che andava molto male e che era già indietro di due anni: il primo perso venendo dalla Romania e il secondo a causa di una bocciatura. Aveva una famiglia numerosa ma sembrava voler bene ai suoi e tutto sommato mi parve di capire che aveva una vita anche abbastanza agiata, quantomeno tra le mura domestiche. ...
    ... A quel punto fu lui a fare domande a me e le sue attenzioni si spostarono subito sulla mia storia con Fabietto. Ne sembrò davvero incuriosito e, al contrario di quanto aveva affermato, mi parve tutt'altro che insensibile all'argomento. Sempre mettendola sullo scherzo, gli provai a chiedere se voleva farsi un'altra sega tipo quella della palestra, che sarebbe rimasto tra noi e che non avrei allungato le mani. Dopo un rifiuto iniziale, seguito da qualche attimo di esitazione, mi disse che per lui si poteva fare ma in cambio voleva che gli comprassi un pacchetto nuovo di sigarette. Visto che la richiesta mi sembrò tutt'altro che esosa, accesi la macchina e raggiunsi il più vicino tabaccaio prima che chiudesse, gli presi il desiderato pacchetto di sigaretta e poi tornai nuovamente al precedente pacchetto. Per una questione di comodità, armati di fazzolettini, decidemmo di trasferirci sui sedili posteriori, con Ionel che mi intimò nuovamente a brutto muso di non far uscire mai la cosa con nessuno e di non provare a toccarlo. Lo tranquillizzai nuovamente e, per rompere il ghiaccio, fui io il primo a tirarmi fuori il cazzo, calandomi i jeans fino alle caviglie. Ero già molto duro per via della situazione e Ionel mi guardò il pisello con curiosità: nei suoi occhi vedevo una voglia famelica di toccarmelo ma era troppo orgoglioso e pieno di pregiudizi per farlo, per cui deglutì, poi si sfilò le infradito e con una mossa sola tolse sia i pantaloncini che le mutande, restando a cazzo ...