1. Una sega in macchina (seconda parte su ionel)


    Data: 06/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Difficilissimo, Fonte: Annunci69

    ... fisso in volto, senza mai distogliere lo sguardo. Alzai ancora un po' il mio dito e ormai ero sul bordo basso dei coglioni, glieli stavo quasi toccando. Lo guardai e lui sembrava supplicarmi:
    
    “Vuoi che finisca io?” chiesi con voce flebile, timoroso di una sua risposta.
    
    “Si, per favore” riuscì a ansimare lui, con una voce piuttosto artefatta. Non me lo feci ripetere due volte, gli impugnai il cazzo e iniziai a segare a mille. Involontariamente mi avvicinai un po' anche con la faccia ma mi spinse subito via, pensando volessi fargli un pompino. Capì che non voleva andare oltre e non tentai di fare altro. Avevo il suo cazzo tra le mani e, considerando l'ostilità iniziale, mi sembrò già un grande traguardo. Mentre lo segavo Ionel mi guardava, girò addirittura il tronco in mia direzione in modo da osservarmi meglio e lasciarmi anche lavorare meglio con la mano. Stava per venire, il suo cazzo era durissimo e sentivo pulsarlo tra le mie mani. Diedi qualche colpo forte e deciso, lui rovesciò la testa all'indietro e sborrò, imbrattandomi tutta la mano. Uscì una quantità pazzesca di sborra, molto densa e calda. Per diversi secondi il cazzo continuò a ...
    ... gocciolare mentre i suoi respiri si facevano via via meno affannosi. Appena ebbe l'impressione di aver finito, senza aggiungere niente, Ionel aprì lo sportello e scese nudo per strada, incurante del fatto che magari qualcuno potesse vederlo. Prese un fazzoletto e con molta calma si pulì il cazzo, poi mi chiese di passargli i vestiti, in modo molto freddo, e si iniziò a rivestire. Io approfittai di un suo attimo di distrazione per leccarmi avidamente la mano ancora piena della sua sborra. La trovai molto saporita, una sensazione acida ma piacevole. Poi mi sistemai a mia volta e lo riaccompagnai a casa. Nel tragitto Ionel se ne rimase in silenzio, poi gli domandai se voleva darmi il numero e stranamente accettò e ce lo scambiammo. La sera stessa mi mandò un messaggio che mi lasciò molto perplesso. Su per giù recitava così:
    
    “Quello che è stato oggi ok. Se la prossima volta vuoi fare qualcosa di più però voglio dei soldi”. Praticamente mi confidò che in cambio di denaro avremmo anche potuto fare altro. Ora stava a me decidere: chiudere là una storia che sembrava già malata in partenza o concedermi lo sfizio di provare a essere scopato da quel muscoloso diciottenne?. 
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