1. L'epopea delle candele.


    Data: 06/06/2019, Categorie: Etero Autore: Honeymark

    ... parte delle regole.
    
    - Ti lascio scopare piuttosto.
    
    - Anche questo non posso.
    
    - Dai… Lo sperma in bocca mi fa schifo…
    
    - Il problema è tuo.
    
    Mi guardò angosciata. Mi avvicinai.
    
    - Senti, – le spiegai. – Io non ho mai fatto a una ragazza qualcosa che lei non lo volesse. Studieremo come far credere che me lo hai fatto.
    
    - Te lo faccio io anche per lei. – Intervenne Laura.
    
    - Senti senti… – sorrisi. – La cosa mi piace. E tu cosa vorresti in cambio?
    
    - Io non voglio essere denudata in pubblico. – Protestò Laura arrossendo e guardando in terra.
    
    - I processi sono pubblici. – Le spiegai. – Impossibile.
    
    Mi guardò disperata.
    
    - Posso solo evitare che ti portino in giro nuda per la città, – aggiunsi.
    
    - Per… La città? – Domandò angosciata.
    
    - Sì, è una pena che viene comminata spesso.
    
    - Nooo!
    
    - Questo penso di potertelo evitare, – dissi. – Almeno ci proverò. Io non chiederò l’aggravante della pubblica piazza, ma dipende dalla Corte.
    
    - Puoi portare me al suo posto, – intervenne Lucia. – Al posto del pompino. Che ne dici?
    
    - D’accordo, ma perché?
    
    - Quand’ero piccola mi raccontarono di Santa Caterina che prima di subire il supplizio venne fatta camminare nuda per la città, tirata da un cavaliere a cavallo…
    
    - E tu vorresti fare la stessa fine?
    
    - Dico solo che l’idea mi aveva eccitata da morire. – Spiegò. – So che è un sogno impossibile e vergognoso. Ma se proprio devo farlo… Direi che l’occasione migliore, forse l’unica, sia ...
    ... questa.
    
    - Allora, – ripetei. – Due pompini da Laura e una pubblica punizione per Lucia. Giusto?
    
    - Giusto.
    
    - Sì.
    
    Feci entrare Valentina, che mi vide mentre guardavo le nudità delle due matricole.
    
    - Ho capito, – disse rassegnata. – Hai concesso tutto.
    
    - Più o meno, – risposi. – Laura mi farà due pompini e Lucia sarà sottoposta a pubblica punizione.
    
    - Non male… – Commento, interdetta.
    
    - Possiamo rivestirci? – Chiese una delle due.
    
    - No, – dissi io.
    
    - No, – fece eco Valentina. – State lì ferme con le mani sopra la testa.
    
    - Ci manca il maschietto. – Dissi a Valentina. – Come facciamo?
    
    - Non è facile, perché…
    
    - Io ce l’avrei un maschietto. – Osò dire la matricola Laura.
    
    - Senti senti – disse Valentina, – la minus quam merdam alza la cresta…
    
    - Falla parlare. – Intervenni.
    
    Mi portai vicino a Laura, che continuava a tenere le mani sopra la testa. Le misi le dita tra le natiche per arrivare al buco del culo. Una sensazione estremamente piacevole.
    
    - Per la precisione. – aggiunse Lucia, – si tratta di un maschietto e una femminuccia.
    
    - In tutto farebbero tre femminucce e un maschietto. – Osservai a Valentina. – Potrebbe essere celebrato ugualmente il processo?
    
    - Di massima sì, – rispose. – Basta che nel gruppo ci sia almeno un maschietto.
    
    - E cosa avrebbero fatto per meritarsi un rinvio a giudizio?
    
    - Possiamo abbassare le mani?
    
    - No.
    
    - Ieri due fagioli, maschi e femmina, ci hanno obbligate a mostrare le mutandine a altre due ...
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