1. Sottomesso nel parcheggio


    Data: 08/06/2019, Categorie: Feticismo Autore: Janos Cettolin, Fonte: EroticiRacconti

    ... questo passasse il più velocemente possibile, CIIIIAK “6 padrona, grazie” CIIIIIAK”7padrona, grazie” “Lecca” subito J si precipito dalla sua Dea sperando in un momento di pausa mentre si dedicava a togliere la polvere dalle sue scarpe..a quel punto a T venne un idea, pensò bene di usare la cintura per legare i polsi di J per poi inseguito continuare la tortura..La Padrona tornò dietro al sottomesso “faccia a terra e mani dietro la schiena “J non azzardò nemmeno un “si padrona” si limitò ad eseguire l ordine, quando un calcio nel sedere lo fece sdraiare a terra, nel rialzarsi J notò un auto con 2 persone e si permise di borbottare: ”C'è gente” T esclamò “cazzo, proprio ora che volevo legarti” J di sua iniziativa si alzò in piedi e i due andarono verso la macchina per nascondersi e rimandare il tutto, chissà se erano stati visti, ma molto probabile, dopotutto era uno degli obiettivi di T, fare in modo che qualcuno potesse vedere un verme prendere frustate ai suoi piedi. Arrivati alla macchina J fece sedere T sul sedile del passeggero e invece che salire anche lui e mettere in moto,si precipitò sottomesso ai piedi della sua Padrona pronto a leccare ogni singolo cm, T era uscita dalla parte ma bastò questo gesto per farle ardere dentro quella voglia sadica che le era stata interrotta poco prima, vederlo cosi esposto era una gioia per lei, Avere un leccapiedi cosi avido le fece venire voglia di marcarlo, T alzo la maglia di J e affondò le sue unghie nella sua schiena, il quale ...
    ... nel mentre cercava di leccare le estremità della Dea, ma il dolore glielo impediva, il respiro diventò affannoso, “ho detto lecca” J non si era fermato aveva solo rallentato, ma la sua padrona non ne era contenta, oramai voleva di più, stringeva quella pelle con tutte le forza, conficcava il tacco nei suoi muscoli cercando le zone più sensibili, J aveva il fiatone, leccava all'impazzata, la punta, il tallone, il tacco, il collo..T lo prese per i capelli, li strinse con forza e lo spinse contro i suoi piedi, “lecca!” J leccava, il fiatone aumentava, ansimava, respirava polvere, i graffi sul corpo si moltiplicavano. Una delizia per la sua Dea. L avidità di J nel leccare i piedi fece venire voglia alla Padrona di marchiare ulteriormente, avvicinò la sua bocca alla schiena dello schiavo, e mentre con una mano gli teneva la testa, con l altra stringeva il sensibile fianco.. T estrasse la lingua e leccò la zona dorsale della sua vittima, come a gustarne il sapore, come ad assaporare la sua preda, così facendo dette un morso animalesco alla sua carne, J oramai era affannato e dolorante ma continuava a leccare quei bellissimi piedini inginocchiato sulla ghiaia, mentre la sua aguzzina lo marchiava seduta comoda sul sedile dell'auto con l altro tacco conficcato nella carne.. il corpo di J era al limite si contorceva, sotto i piedi e alle grinfie della padrona, il sottomesso non aveva idea di quanto tempo fosse passato,ma quando tutto finì tornò a casa, ancora incredulo da ciò che una ...