1. Come parlarne - Capitolo VII


    Data: 09/06/2019, Categorie: Feticismo Autore: VB1977, Fonte: EroticiRacconti

    ... senza figa! E lui la figa ce l’ha! Ha la mia! Invece qui se c’è uno sfigato, quello sei tu! Sei uno che da quattro anni mi supplica per averla! Invece non l’avrai mai! Ed è proprio questo quello che più detesto di te! Che nemmeno ci provi a capire che a letto con te non ci verrò mai! Non hai nemmeno la capacità cerebrale per renderti conto che per me vale più un cane morto di te! Arrivi qui, baldanzoso, con la convinzione che io mi debba sentire onorata di essere nel tuo interesse, disprezzando tutto ciò in cui credo e che amo, pensando che ogni tua esternazione sia la luce della mia vita! Ma chi ti credi di essere? Mi dispiace svegliarti e portarti alla dura realtà, ma ciò che tu dici per me non è altro che merda! Fai discorsi di merda! Pura merda! Ho troppo rispetto per me stessa, per stare con uno che mi userebbe e mi butterebbe via come fossi un inutile fazzolettino di carta usato. Che poi è esattamente quello che hai fatto con altre! Cerchi di tappare ogni buco che trovi, come fosse una missione! Non ci pensi proprio che ogni persona ha dei sentimenti! E non te ne frega niente, infatti neanche ti accorgi, piuttosto che stare con te, di quanto io preferisca dedicarmi a qualcuno che da mesi mi sta facendo sentire la persona più speciale di questa terra! Perché per te amare qualcuno dev’essere una cosa incomprensibile, vero, Mr. Tappafighe?” Qualcuno rise, eppure io non avevo mai visto prima di allora, un tale disprezzo disegnato sul viso di Debora. Al di là delle risa ...
    ... attorno a lui, Francesco non rispose nulla e noi sentimmo la necessità di andarcene e lasciarlo lì. Insieme al suo nuovo appellativo, Mr. Tappafighe, che da quel giorno in poi gli rimase addosso come fosse marchiato a fuoco. E la cosa condizionò non poco le sue relazioni sociali. Nel corso dei giorni seguenti riflettei su quanto Debora vivesse per me, lottasse per me, per darmi valore di fronte agli altri. La scena con Francesco ne era un esempio, ma a quel punto cominciai a domandarmi quante altre volte situazioni simili si fossero verificate senza la mia presenza. Perché al contrario di me, dentro Debora aveva un fuoco impossibile da spegnere, che la rendeva molto combattiva e determinata. Probabilmente questo fuoco veniva alimentato anche dalle situazioni che lei affrontava e la sua intensità dipendeva dal fatto che oltre la sua famiglia, lei aveva relazioni sociali vive, molto più delle mie, con la gente del quartiere, che al contrario di lei, io cercavo di evitare. E di fronte a tutte queste persone lei era fidanzata con me, lo sfigato. Quante mortificazioni aveva dovuto subire o quante giustificazioni aveva dovuto dare a gente che pretendeva di capire la nostra relazione senza conoscerci a fondo? Era ovvio che la rabbia tirata fuori con Francesco si era accumulata nel corso del tempo, perciò lui si era ritrovato vittima di una deflagrazione le cui cause erano da ricercarsi nella somma di tante parole e tanti atteggiamenti che Debora aveva sopportato durante il corso di ...
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