Natalie - Racconti Erotici

Natalie

Erano ancora li quegli occhi mediterranei. In una delle numerosissime fotografie che formavano un collage del passato su quella parete bianca. Li fissava, mentre era sdraiato sul letto dopo una lunga giornata di lavoro. Il pensiero di Jonathan volò su quel ricordo di qualche anno prima, il ricordo di una giovane ragazza, di una giovane promessa sposa di ventitre anni, che aveva conosciuto quando lui ne aveva ventotto. Jonathan era un fotografo molto bravo, amava il suo lavoro e guadagnava, come molti fotografi, prevalentemente quando gli venivano commissionati book fotografici di cerimonie ed eventi. Suo cugino lo aveva segnalato a Natalie per il servizio del suo matrimonio. Si erano conosciuti davanti ad un aperitivo in un bar e avevano parlato della cerimonia in presenza del marito, anche lui molto giovane. Una coppia molto innamorata, lei in particolare trasmetteva una dipendenza affettiva nei confronti del futuro marito, tipica delle giovani ragazze certe di aver trovato il proprio principe azzurro e di essere entrate in una di quelle favole lette da bambina.

Natalie era una ragazza particolare. Sorridente e socievole, luminosa. Una folta capigliatura nera che le atterrava sulle spalle come il vestito di una bambola di altri tempi. Indossava spesso abiti con la gonna arricciata e ampie scollature dalle quali si poteva intravedere l’avvallamento tra i giovani, sodi e piccoli seni.

Una bocca naturalmente rossa, con labbra piene che spiccavano sopra i piccoli denti ...

... bianchi e regolari. Jonathan, da attento osservatore di particolari come solo un fotografo sa essere, era rimasto colpito da quel dettaglio, soprattutto quando Natalie aveva dato il suo primo morso ad un tramezzino che il barman aveva lasciato sul tavolo. Tutto fatto in maniera naturale, senza alcuna malizia da parte di lei, eppure un morso terribilmente sensuale, lento, morbido. La consistenza del tramezzino le aveva sollevato il labbro superiore della bocca, mostrando tutta la sua bellezza.

I due futuri sposi avevano descritto a Jonathan quelle che erano le loro aspettative sul servizio fotografico. Oltre alle richieste standard che fanno tutti, gli avevano manifestato un particolare e giocoso interesse per un servizio extra, in occasione delle rispettive feste con gli amici per l’addio al celibato. Lui in particolare sembrava morbosamente interessato a questa eventualità. Jonathan ebbe anche il leggero sospetto che l’idea fosse legata ad una sorta di gelosia e di desiderio di sorvegliare la sua futura sposa in quella serata particolare. La conferma la ebbe quando si parlò del servizio fotografico dedicato alla sposa per i giorni antecedenti la cerimonia. Jonathan propose diverse location sia all’aperto che al chiuso, ivi compreso il suo studio fotografico. Ricky, questo il nome del futuro sposo, infatti aveva spesso usato il plurale, facendo riferimento a quelle giornate dedicate alle foto di Natalie, quasi a rimarcare il fatto che non l’avrebbe lasciata da sola con ...