Natalie - Racconti Erotici

Natalie

... Jonathan. Lei lo aveva guardato con il suo solito sguardo innamorato, perso, e con una leggera smorfia sorridente, che sembrava volerlo rassicurare di quanto fosse grande il suo amore per lui e che non doveva temere nulla.

Dopo aver mostrato loro alcuni dei suoi lavori passati e concordato il prezzo, Jonathan aveva ricevuto l’incarico per il servizio e si erano congedati tra una stretta di mano e sorrisi soddisfatti.

Avevano concordato i primi scatti in un casolare di campagna. I due futuri sposi avevano una certa passione per le atmosfere bucoliche e per la natura e Jonathan aveva apprezzato questa scelta, lontani dal caos della città e dai luoghi solitamente gettonati dalle altre coppie. Non ne poteva più di monumenti, fontane e giardini pubblici. L’esplosione della primavera, con la sua luce calda e i colori vivaci, oltretutto avrebbe creato lo scenario giusto per realizzare un bel lavoro. Natalie e Ricky avevano scelto con cura anche l’abbigliamento idoneo per quella giornata. Lei con una gonna lunga d’altri tempi, un bustino stretto, l’immancabile sottoveste degli ambienti rurali, una camicetta bianca di lino, arricciata all’altezza del petto, i capelli raccolti che mettevano in risalto i bei lineamenti del viso e quegli occhi da cerbiatta. Lui pantaloni da contadino, camicia bianca del giorno di festa, coppola e bretelle. Sembrava il set di un film di primo novecento. La reflex di Jonathan iniziò ad inanellare una serie di scatti prima all’esterno del casolare e ...

... poi all’interno. La sensualità di Natalie era ancora più intensa in quella giornata calda di primavera e Jonathan in più di un occasione aveva giocato con il suo teleobiettivo da lontano, per mettere a fuoco alcuni particolari che lo eccitavano particolarmente. Le sue labbra, la scollatura della camicetta, gli occhi profondi, la linea dei fianchi. Tanto loro non se ne sarebbero mai potuti accorgere di tutte quelle attenzioni.

Tra uno scatto e l’altro iniziò anche un certo rituale piacevole di conoscenza reciproca. I due raccontarono di quando si erano conosciuti, di come fosse esploso il loro amore. Ogni tanto si scambiavano un bacio, una carezza e Jonathan cercava di nascondere un certo turbamento di cui non riusciva chiaramente a definirne i contorni.

Fecero una pausa. Natalie aveva portato qualcosa da mangiare e una bottiglia di vino rosso. Un bel Morellino di Scansano d' annata. Dopo il primo bicchiere iniziarono tutti e tre ad avere un atteggiamento più disinvolto. Lei in particolare sembrava essere molto a suo agio e decisamente rilassata e brillante.

Jonathan fece una battuta sull’abbigliamento che aveva Natalie e sottolineò il fatto che tra gonne, sottane, e corpetti doveva essere stato molto complicato avere dei rapporti con una donna in certe epoche storiche. Gran parte del tempo avrebbe dovuto essere dedicato al togliere tutto quell’armamentario. Ricky e Natalie sorrisero ma lei tradì anche un po’ di ingenuo imbarazzo che le colorì di rosso il viso.

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