1. GENESI


    Data: 11/06/2019, Categorie: Etero Autore: suve

    ... la mia ragazza che, scherzando, quando mi lavava mi dispensava fuggevoli carezze all�uccello. Gliene parlai e lei, con un sorriso enigmatico, mi disse che avremmo trovato una soluzione. Poi, prima di ricoprirmi, protetta dal separ&egrave che ci divideva dall�altro letto (era una stanza doppia), appoggiò brevemente le labbra sulla mia cappella per un �bacio di saluto�. Potete immaginare come passai le ore successive.E torniamo a Guccini:Ero lì nel mio candido lettino�� e stavo sonnecchiando. La notte non sempre dormivo bene, alternando periodi di sonno e di veglia. Assonnato, sentii un sussurro:- Francesco��.. Francesco svegliati �Nel buio parziale della stanza aprii gli occhi e Rita era di fianco al letto e mi chiamava.- Ciao amore, che c�&egrave? �- Sono qui per la medicina notturna, per farti dormire meglio �Per un istante rimasi perplesso: non erano previsti medicinali notturni. Capii quando Rita alzò le coperte per scoprirmi totalmente l�inguine.- Tu non muoverti o ti farai male alla gamba, lascia fare a me �Un istante dopo la sua mano era sul mio uccello, lo scoprì già arzillo e tendente al rialzo, lo mosse brevemente e poi la sua bocca calò su di me.Guardai l�altro letto: il mio compagno di stanza sembrava dormire. Se fosse stato sveglio, anche nella poca luce avrebbe capito cosa accadeva, a prescindere dai pochi rumori umidi che lei faceva succhiandomi, a prescindere dai gemiti che cercavo di trattenere.Durò poco, forse tre o quattro minuti. Tanta era la mia voglia ...
    ... repressa che godetti all�improvviso senza avere il tempo di avvertirla. Lo capì comunque dai miei sussulti e serrò le labbra intorno all�asta, accelerando i movimenti della bocca e dalla mano con cui si aiutava.Non si staccò, accogliendo il mio seme nella bocca, in schizzi interminabili che non si fece sfuggire, inghiottendo man mano che la riempivo.Alla fine mi diede un ultimo bacio, prima sulla cappella e poi sulla bocca:- Ciao amore, dormi bene, io torno di là �Beh, dormii benissimo.Al mattino dopo l�infermiera che venne per i medicinali mi trovò con il morale alle stelle. Scherzai persino con lei ma ero in trepida attesa della notte, quando Rita sarebbe stata nuovamente di turno.Così la mia degenza risultò meno pesante. Se quando Rita era di turno la notte avevo il pompino garantito, di giorno, col rischio aumentato di essere sorpresi, solo in due occasioni, mentre mi lavava, riuscii a combinare qualcosa rimediando una sega/pompa e la certezza che il compagno di stanza qualcosa avesse capito.Povera Rita, lei mi faceva godere senza avere nulla o quasi in cambio e si prestava con amore alle mie necessità.Poi, una notte, riuscimmo a scopare come si deve.Il mio compagno di stanza era stato dimesso, ero solo e Rita era di turno.Erano all�incirca le due quando si intrufolò nella mia stanza facendo attenzione a non essere vista. Alla fioca luce che entrava dalla finestra la vidi avvicinarsi sorridente al mio letto e scoprirmi. Al solo pensiero io ero già in erezione aspettandomi il ...