1. Luana VIII - Bariste


    Data: 11/06/2019, Categorie: Etero Autore: VicentinoGrey, Fonte: EroticiRacconti

    ... flusso di umori bagnò le sue mucose e le labbra della vulva si gonfiarono. - Se le è piaciuto, possiamo anche rifarlo! Che ne dite? – propose Jorge. - No! Lasciatela stare. Ha già sofferto abbastanza oggi. Non vi basta vedere una ragazza che ha l’età dei vostri figli in quelle condizioni? Legata, impaurita, imbarazzata e umiliata. Non pensate al suo futuro? Non pensate a come si sentirà dopo che uomini sconosciuti l’hanno ridotta così? In tutta risposta alle osservazioni di Marisa, Manuel rise di gusto. - Tu non hai ancora capito chi è tua figlia. Non puoi vedere cosa succede sulla sua sedia, ma in questo momento vedo delle chiazze lucide sotto la sua micetta. Marisa si zittì e Luana abbassò lo sguardo. Una serie di risatine sottolineò il giudizio poco lusinghiero sulla virtù della giovane. - Visto che vuoi proteggere lei e oggi hai evitato di soffrire, cerchiamo di bilanciare il dolore! Manuel prese una verga sottile di plastica e colpì delicatamente Marisa sulla parte superiore dei seni. La donna sussultò per la sorpresa e sgranò gli occhi, intimorita per la piega presa dalla serata. Poi arrivò il secondo colpo. E poi il terzo. E poi altri ancora, ma sempre con una forza minima. Manuel stava giocando a fare il dominatore. La donna stava per rilassarsi: in fin dei conti, le sembrava che per loro fosse eccitante l’idea in sé. Era la teatralità della situazione a rendere eccitante la serata. Quando l’obiettivo si spostò sui capezzoli, però, gli stimoli furono di altro ...
    ... tipo. Manuel cambiò bersaglio e anche intensità. Ora il rumore dell’impatto era più forte e i sobbalzi seguirono a ogni colpo. Un flebile lamento accompagnava lo schiocco della bacchetta sul capezzolo, che iniziò a inturgidirsi. Luana assistette alla penitenza con contrapposte emozioni. Da un lato la vergogna e l’imbarazzo per vedere sua madre castigata in quel modo; dall’altro l’eccitazione nell’assistere alla punizione dal vivo di una donna nuda, immobilizzata, colpita agli enormi capezzoli, gemente. “Soffre o gode come me, in questo frangente?” si chiese la ragazza, cercando di interpretare i suoni che uscivano dalla bocca di sua madre. Pedro si era posizionato dietro Marisa e le afferrò i capelli, costringendola quindi a reclinare indietro la testa. Così facendo i suoi smisurati seni si ersero verso l’alto e Manuel poté colpirli agevolmente da sotto. Gli occhi della donna si chiudevano a ogni colpo ricevuto e stavolta i suoi gridolini erano sicuramente di dolore. Luana si stupì per come stava reagendo il suo corpo. Sentiva il cuore pulsare forte. Il battito rimbalzava in testa e udiva chiaramente il suo pulsare lento, ma potente all’interno del petto. Un colpo. Tu-tum. Un altro colpo. Tu-tum. Ancora! Tu-tum. Ancora uno, più vigoroso. TU- TUM! E via con una sequenza cadenzata. TU-TUM- TU- TUM. TU- TUM… Le pulsazioni divennero più frequenti e il battito più forte. Suo malgrado si trovò la bocca secca e le labbra inaridite. Si accorse troppo tardi che gli uomini la stavano ...
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