1. Capodanno a saturnia - il giorno dopo (seconda parte)


    Data: 11/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Ultralogos, Fonte: Annunci69

    ... quelle.
    
    Ero venuto da poco eppure continuavo a godere come se niente fosse, ero ebrio di quel maschio, ne volevo ancora e ne volevo di più. E lui lo sapeva perfettamente perché minuto dopo minuto le sue mani, la sua bocca, i suoi denti, la sua lingua mi stimolavano un punto diverso del corpo che mai avrei immaginato potesse darmi piacere.
    
    Ma il suo cazzo… Il suo cazzo dovrebbe essere dichiarato patrimonio dell’umanità. Era instancabile. Mi ha scopato per un tempo indefinito alternando spinte lente e profonde a martellamenti che mi hanno squassato…. Di piacere.
    
    - “La vuoi la mia sborra?”
    
    - “Siiiii”
    
    - “Allora chiedimela”
    
    - “Ti prego dammi la tua sborra”
    
    - “Devono sentire pure gli altri!”
    
    - “TI PREGO HO BISOGNO DELLA TUA SBORRA, RIEMPIMI IL CULO E METTIMI INCINTO”
    
    Ero soggiogato dalla sua volontà o questo ragazzo davvero era riuscito a liberare dalle catene la puttana che era in me? Non lo so, ma volevo che mi sborrasse nel culo, volevo essere pieno del suo seme.
    
    Accelera il ritmo e inizia a mordermi tra il collo e la spalla, aumenta ancora e il mio uccello, preso dai colpi di bacino di lui, mi avvisa che sto arrivando al mio secondo orgasmo.
    
    - “GODI CUCCIOLO!”
    
    Non era un invito. Era un ordine! E con le sue dita che mentre mi scopava mi accarezzavano intorno al buco ricomincio a tremare e i miei sensi si infuocano
    
    - “CAZZO. GODO… GODO…. GODOOO….. ROMPIMI IL CULO TI PREGOOO”
    
    Ancora buio.
    
    Dura poco.
    
    I colpi su di me e dentro di me ...
    ... erano martellanti poi tutto si ferma.
    
    Un grugnito.
    
    Mi pianta il cazzo in fondo e lo sento pulsare mentre mi conficca i denti a sangue nella carne. Secondi in cui anche il dolore è piacere, poi la morsa si allenta, il silenzio accompagna il suo godimento e per un paio di minuti lo lascia passivo.
    
    Eravamo uniti, in un’estasi carnale che per me era anche spirituale, mai prima mi ero sentito posseduto nel vero senso della parola.
    
    Ricomincia a baciarmi e a leccarmi il viso e io godo di quelle coccole
    
    - “Dobbiamo fare le pulizie anche stasera”
    
    E stavolta sapevo a cosa alludesse. Passano pochi secondi e sento il ventre gonfiarsi. La prima volta mi ero spaventato, stavolta ero cosciente di quello che stava succedendo e mi piaceva.
    
    Stava marcando il territorio e mi stava pisciando dentro.
    
    Gli dimostro quanto anche quello mi facesse godere baciandolo con foga. Toglie l’uccello dal nido e mi stimola a liberarmi. Rientra in me e mi coccola accarezzandomi il viso e guardandomi con quegli occhi magnetici che in quel momento avevano perso la loro rudezza e manifestavano tutto l’apprezzamento per come avevamo goduto l’uno dell’altro.
    
    Passano minuti durante i quali avevo ripreso coscienza di quello che succedeva intorno e mi sono reso conto che anche Giulio, Marco e Gianni si stavano dando da fare. Non vedevo cosa succedeva sotto l’acqua ma i due fratelli erano intenti a limonare vorticosamente col mio amico che a questo punto aveva perso ogni remora.
    
    Mi stavo ...
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