1. Capodanno a saturnia - il giorno dopo (seconda parte)


    Data: 11/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Ultralogos, Fonte: Annunci69

    ... scoparmi.
    
    Istintivamente ho iniziato a strusciarmi su di lui e ad ancheggiare con le dita che mi sditalinavano il buco che ormai era largo e infuocato.
    
    Ero pazzo di lussuria, avevo bisogno di cazzo, la mente e il corpo erano disgiunti e a un certo punto:
    
    - “CHIEDIMELO!”
    
    Vuole che mi prostri al punto da chiedergli di essere montato? Vuole che gli chieda di essere scopato, di fare di me la sua puttana?
    
    - “Scopami”
    
    Mi esce, con un filo di voce.
    
    - “PIU’ FORTE”
    
    E mi sgrilletta il buco del culo.
    
    - “Ti prego scopami”
    
    Con un po’ più di voce, ma sempre ricolmo di vergogna.
    
    - “HO DETTO PIU’ FORTE! DEVONO SENTIRTI PURE GLI ALTRI!”
    
    E mi pianta le dita in fondo al buco ruotandole
    
    - “SONO LA TUA PUTTANA, TI PREGO FAMMI SENTIRE IL TUO CAZZO NEL CULO FINO IN FONDO E SPACCAMELO”
    
    E urlando quelle parole vengo.
    
    Buio.
    
    Il corpo è sferzato da tremori. Il buco del culo si contrae spasmodicamente sulle dita di Dimitri. Dal mio cazzo violenti schizzi mescolano il mio seme all’acqua sulfurea.
    
    Non so quanto tempo passa ma ritorno in me e aprendo gli occhi vedo quelli di Dimitri che mi guardano compiaciuti
    
    - “Sei bellissimo, un bellissimo portento, la tua voglia di cazzo mi eccita e aspettava solo di essere liberata. Mi piaci”
    
    E riprende a baciarmi ficcandomi quella linguona in bocca a giocare con la mia. Toglie le mani dal mio culo e mi sfila il costume, si sfila anche il suo e li appoggia sul bordo della pozza.
    
    - “Incrocia le gambe ...
    ... dietro la mia schiena”
    
    Eseguo e mi ritrovo il culetto esposto al suo tronco. Lo avvicina, lo struscia intorno alle mie palle e va giù senza staccarlo mai dalla mia pelle per farmi sentire tutto il tragitto fino al mio buco, aperto, sfiancato dalle sue dita e dal mio orgasmo.
    
    Con le mani mi stringe le chiappe.
    
    Forte.
    
    Quasi mi fa male, me le stritola.
    
    Mi piace.
    
    Mi appoggia la lingua sulle labbra e io le schiudo.
    
    Si scosta un po’.
    
    Si riavvicina e la riappoggia.
    
    Schiudo le labbra di nuovo e di nuovo si scosta.
    
    Si riavvicina e appena sento la lingua gliela aspiro per spompinarla e compiaciuto mi lascio sfuggire un versetto.
    
    Una mano si stacca da una chiappa e, risalendo la schiena con le unghie, mi provoca un brivido. Mi prende per il collo e mi spinge a che il pompino alla sua lingua sia sempre più profondo. Si stacca e mi riprende le chiappe con entrambe le mani, me le allarga e puntando dritto alla meta penetra in me fino in fondo.
    
    - “AAAAAHHH… SIIIIII… che cazzoneeee”
    
    Mi esce dal profondo.
    
    Inizia a muoversi dentro di me sempre strizzandomi le chiappe e la testa si fa di nuovo leggera.
    
    Che bello.
    
    Ero preda di un maschio potente e determinato che usandomi per il suo piacere mi stava portando in paradiso.
    
    Ero in estasi.
    
    Il mio corpo accompagnava le sue spinte automaticamente, eravamo sincronizzati, lui spingeva per arrivare più in fondo, io gli andavo incontro per sentirlo dentro fino alle palle e, se ci fossero entrate, anche ...
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