1. La sorella che non ti aspetti -4°parte-


    Data: 11/06/2019, Categorie: Etero Autore: Zackgreat, Fonte: Annunci69

    ... ventre e all’inguine.
    
    Matteo emise un lamento basso e piegò il collo all’indietro, ad occhi chiusi. Sentì Martina armeggiare con i suoi pantaloncini e glieli sfilò da sotto il sedere. Rimanevano solo i boxer bianchi e tesi come una tenda da scout.
    
    -Che bel cazzo abbiamo qui…- Martina cominciò a leccare la stoffa passando dalla punta allo scroto stretto nel tessuto. Matteo cercò di prenderle la testa e allontanarla. Cosa stava facendo? Stava facendosi fare un pompino da Martina. Proprio da Martina, nella stessa posizione in cui la sera prima aveva visto sua sorella Sabrina succhiare il cazzo a quel ragazzo. La cosa lo stava facendo eccitare ancora di più.
    
    Prese la testa di Martina e la spinse sul suo cazzo.
    
    -Calma stallone. Tranquillo, ti farò un soffocone che te lo ricordi a vita- e detto ciò, Martina sfilò i boxer a Matteo liberando il suo uccello: era davvero grande. Anche Matteo se ne rese conto. Sì, in generale aveva un bell’uccello, ma in quel momento era davvero turgido e grosso come mai Matteo lo aveva visto in vita sua. E anche Martina ne fu colpita.
    
    -Ah però…e tu tenevi questa bestia nascosta solo per te…che egoista- e imboccò la punta stringendola fra le labbra. Era come una pompa sottovuoto per alimenti. Succhiava via l’aria e risucchiava l’uccello di Matteo verso la gola.
    
    Matteo si limitava a lanciare dei lamenti più o meno prolungati mentre vedeva il suo uccello sparire fra le labbra di Martina. E quando la guardava ad occhi semi chiusi ...
    ... rivedeva il volto di sua sorella Sabrina, attaccata al suo cazzo che gli massaggiava le palle mentre copriva di saliva la sua carne tesa.
    
    -Puoi venire quando vuoi. Mi piace il sapore il bocca- disse Martina. Matteo ebbe un sussulto. Quella ragazzina lo mandava ai matti. Allargò le gambe e mise le mani sulla nuca di Martina, spinse delicatamente il cazzo in gola alla ragazza, fino alla base. Sentì il respiro solleticargli le palle, e poi la liberò in un attimo. Martina si sfilò l’uccello dalla bocca e prese fiato con un sospiro fortissimo.
    
    -Ti piace la gola profonda?- disse ridacchiando e riprendendo fiato. Matteo in tutta risposta le appoggiò la punta del cazzo sulle labbra.
    
    -Oh sì, parecchio- era accecato dell’eccitamento e ora voleva soltanto sborrare. Di nuovo, per l’ennesima volta, quella mattina.
    
    Martina si sparse un po’ di saliva sulla mano sinistra e leccò un po’ la punta del cazzo, dietro al frenulo.
    
    -Ora ti faccio impazzire…ti faccio godere come non mai- imboccò il cazzo fino a metà e lo strinse fra le labbra. Mentre con la mano destra prese a segarlo leggermente, la sinistra scese a massaggiare le palle, prima piano poi, più forte e sempre più in basso, fino a raggiungere lo sfintere del ragazzo.
    
    Matteo si irrigidì. Non aveva mai provato a infilare nulla nel suo culo, nemmeno un dito mentre si segava, anche se aveva sentito che portava i ragazzi a un forte godimento. Strafatto com’era di piacere, si lasciò andare e si fece massaggiare il buchetto dalle ...