1. 011 - La mamma troia


    Data: 12/06/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... sul motorino per raggiungerla, quando fummo alla cava, lei semplicemente sistemò la solita coperta e si sdraiò a terra, aprendo le gambe, io iniziai a leccarla, ma dopo pochi attimi lei mi tirò verso l�alto ad invitarmi a smettere, mi posizionai sopra e, finalmente, la penetrai. La sentii gemere, ma non di piacere, era dolore, il suo viso di solito disteso e rilassato era contratto per il dolore intenso che sentiva. Le chiesi se voleva che smettessi, ma lei mi invitò a proseguire. Con estrema cautela, dolcemente facevo scivolare il mio pene dentro la sua vagina e mano a mano che continuavo vedevo i suoi lineamenti rilassarsi ed il suo viso cambiare espressione.La mia Elisa, godeva, provava piacere����..�Piano Mauriii, piano, fai piano che mi piace un casino, è bellissimo, continua amore mio, adesso spingilo in fondo, uuummmhhhhh, siiiiii, vai più veloce adesso, siiiiiii, continuaaaa, ancoraaa, ancoraaaa, uuummmhhhh, ahhhh, ahhh, vengo , vengo, ti amoooooo�Continuai a stantuffarle la figa sempre più a fondo, sentivo le mie palle sbattere contro le sue natiche, fin quando sentii salire la sborra, mi tolsi appena in tempo e, inginocchiato fra le sue gambe, schizzai come mai mi era successo prima, i primi getti la colpirono sul viso, sui capelli e poi caddero sul suo seno e ancora sul ventre e sui suoi peli pubici, contro i quali io mi pulii il cazzo strusciandovi sopra la cappella. Restammo abbracciati per molto tempo, quella volta esausti ma appagati, ci baciammo innamorati ...
    ... più che mai, le mie mani e le sue perlustrarono i nostri corpi con carezze dolci e delicate, fin quando il sole iniziò tramontare, consigliandoci di riprendere la via del ritorno.Purtroppo il ritorno fu meno felice dell�andata, in una strada sterrata, un contadino con il trattore, pensò bene di tagliarci la strada, facendoci cadere rovinosamente. Elisa, si rialzò subito con delle piccole escoriazioni ad una mano e nient�altro, mentre io accusavo un forte dolore ad una caviglia e il pube mi doleva per un colpo preso contro la manopola dell�acceleratore. Telefonai a mio padre che venne a recuperarci con la macchina e ci portò al pronto soccorso del vicino ospedale. Diagnosi, dopo i primi accertamenti frattura composta della caviglia. Con relativa ingessatura e contusione nella regione pubica. Fui depilato e mi ordinarono di massaggiare con una crema per far uscire l�ematoma. Elisa fu dimessa immediatamente con alcune medicazioni e qualche cerotto.Lei, dal giorno dopo veniva a farmi visita in ospedale, mi teneva la mano, mi accarezzava, mi faceva da infermiera, gentile, premurosa, innamorata pazza. Il secondo giorno ricevetti una telefonata di mamma, lei stava viaggiando in treno per raggiungermi, essendosi trovata a mille chilometri di distanza, in visita alla sua mamma che era malata. Tra me e lei intercorrevano diciotto anni esatti essendo io nato, il giorno del suo compleanno numero diciotto . A trentasei anni era da considerarsi una bellissima donna, con tutte le curve al ...
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