133 - Elena la prima notte di nozze in Tunisia
Data: 13/06/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Il mio nome è Oscar, sono un ragazzo normale, alto un metro e sessantacinque, occhi e capelli scuri, fisicamente un pochino in carne, con un pisello non molto grande. In effetti di diametro è sui tre centimetri mentre di lunghezza misura circa quindici. Ho una moglie, Elena, che adesso ha ventitre anni che è una bella figa, alta un metro e sessanta, due tettine di seconda misura, magra ma con tutte le curve al suo posto. Ha due belle cosce affusolate e un fantastico culetto sporgente. A letto è molto calda, le piace fare di tutto e quando la sbatto lei si muove come una assatanata. E� molto brava a fare i pompini e le piace bere la mia sborra senza mai perderne una goccia. In somma è una troietta porcella, come molte altre donne al mondo.Ora vorrei fare un passo indietro e raccontarvi le nostre avventure durante il viaggio di nozze in Tunisia. Devo premettere che dal momento in cui, biblicamente parlando, ho conosciuto Elena, ho sempre desiderato vederla mentre, con me presente, si faceva sbattere da un superdotato, di quegli stalloni con il cazzo enorme. Ho desiderato realizzare questa situazione, dal momento in cui ho capito che lei non era poi così soddisfatta delle dimensioni del mio uccello.Ci sposammo di pomeriggio e terminammo di cenare che erano le due di notte. Così, stanchi dalla intensissima giornata, verso le quattro del mattino, arrivammo finalmente a casa e considerando che saremmo dovuti essere in aeroporto alle due del pomeriggio, invece di consumare la ...
... nostra unione, decidemmo di dormire, che tanto avevamo tutta una vita davanti. Quella notte non dormimmo comunque, eravamo in apprensione per la partenza e temevamo di non svegliarci in tempo per raggiungere l�aeroporto ed imbarcarci verso la Tunisia. La nostra meta finale era il villaggio �Eden Village El Borj � sito in località Mahdiya. Dopo un viaggio tranquillo giungemmo in loco e con un pullman extra lusso, in meno di mezzora, ci trasferirono al villaggio. Sbrigate le operazioni alla reception un ragazzo tunisino ci guidò, in mezzo a viali alberati e colmi di fiori variopinti, fino alla nostra camera. Un letto matrimoniale più grande di quelli in uso nel nostro Paese con sopra disegnati con gli asciugamani due cuori artisticamente riempiti di petali di fiori rossi. Bellissima accoglienza e quindi relativa mancia al ragazzo. Il giovane ci ringraziò e ci disse che la cena era già disponibile al ristorante. Guardammo l�ora erano le venti e trenta, così, dopo esserci fatta una bella doccia, ci cambiammo e ci dirigemmo verso il ristorante. Era un ristorante tipo �self service� con un assortimento di cibo, incredibilmente vasto. Dalle verdure ai dolci, dalla pasta al forno agli spaghetti con le vongole, senza parlare poi dei secondi di carne e di pesce con una moltitudine di contorni. Veramente ogni ben di Dio a completa disposizione senza limiti di quantità.Durante le cena, molti camerieri facevano la ronda attorno a noi, anzi direi che la facevano attorno ad Elena. Lei si era, ...