133 - Elena la prima notte di nozze in Tunisia
Data: 13/06/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... c�erano anche in Italia!!! Le domandai che ruolo avrei dovuto avere io e lei mi rispose che potevo sempre guardare e segarmi furiosamente!!La mia puttanella pensava al futuro, non come tutte le spose del mondo che vogliono farsi una famiglia con un certo numero di vivacissimi figli, no, lei voleva cazzo grossi e lunghi la baldracca!!! Però a me sta cosa piaceva e quindi fui certo, che anche una volta tornati in Italia, sarei riuscito ad accontentarla.Trovammo posto in spiaggia e a mezzogiorno approfittammo dei numerosi snack disponibili presso il bar e non ci allontanammo dal sole cocente. La sera eravamo entrambi cotti con sulla pelle un diffuso color aragosta e una volta in camera ci cospargemmo a vicenda il corpo di crema idratante contro le scottature.La cena al ristorante fu veramente luculliana, l�appetito era molto e l�assortimento infinitamente abbondante e così ci abboffammo come maiali all�ingrasso.Quella sera cercai Habib, ma non lo trovai, chiesi ad un suo collega e mi disse che era il suo giorno di riposo. Quella sera, uscimmo e approfittando della navetta ci facemmo condurre a Mahdija. In quella località c�era un interminabile mercato, con le merci più disparate. Molta roba era di fattura tunisina mentre altra era proveniente dalla Cina. Si poteva trovare veramente di tutto un po�, dagli orologi taroccati, ai foulard di mille colori, abbigliamento che comprendeva magliette di marche famose, anch�esse false, scarpe, gioielli, borse da viaggio e non, insomma ...
... veramente un assortimento completo. Notammo che i prezzi erano veramente ridicoli rispetto a quanto si pagavano determinate merci in Italia e quindi pur sapendo che tante cose erano taroccate ci demmo da fare con lo shopping.Per la prima volta, dopo il matrimonio, quella sera penetrai la mia consorte. Prima di ficcarglielo dentro mi diedi da fare a leccarla e lambirla in tutti i suoi punti erogeni, le succhiai a lungo i capezzoli perché, quando le facevo sta cosa, sapevo che lei godeva intensamente. Poi la trombai con forza alla pecorina, la sculacciai fino a farla venire, quindi la feci girare e glielo sbattei in bocca, lei mi succhiò avidamente, fin quando, come faceva solitamente, si bevve tutta la mia abbondante sborra.Il giorno seguente, non ci avvicinammo nemmeno al mare e ci limitammo ad andare in piscina sotto gli ombrelloni. Lessi tutto il giorno mentre invece Elena dormì e si rilassò, distesa all�ombra come una venere. Verso le diciotto, stufi e annoiati, decidemmo di rientrare in camera, il programma era quello di farsi una bella doccia e poi presentarci in ora di apertura al ristorante.Salimmo i quattro scalini che ci portavano al vialetto superiore, quando imbattemmo in Habib. Ci chiese come andava e anche se per caso �avevamo bisogno di lui� . Fu Elena a rispondere, dicendogli che noi stavamo andando in camera��Il messaggio arrivò chiaro al tunisino, che ci disse che doveva fare prima una cosa ma che da lì a poco sarebbe venuto a trovarci. Eravamo entrambi sotto la ...