1. Una Sera


    Data: 14/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Tina

    Una sera, in piena estate, Alice si trovava al laghetto con alcuni coinquilini e i rispettivi amici a fare una grigliata. Con Yy, Sujit e Jerri erano lì fin dal primo pomeriggio, si erano goduti il sole, avevano fatto il bagno e giocato a pallavolo in acqua. Avevano fatto i tuffi, la lotta, si erano bevuti qualche birra e fumati qualche canna. All�ora di cena, quando erano arrivati gli ultimi amici, erano tutti e quattro già belli carburati. Alice e Jerri stavano giocando ad uno stupido gioco di carte, di cui lei, in tutta sincerità, non stava capendo un beneamata minchia, ma questo non impediva ad entrambi di trovare incredibilmente esilarante più o meno ogni carta. Ad un certo punto, Alice fermò la mano di lui nella sua, si abbassò per non farsi sentire dagli altri che grigliavano,�Come, i wanna show you something.� si alzò e se lo trascinò dietro, lui fece giusto in tempo ad afferrare una bottiglia da terra e la seguì. Lo trascinò dietro la casetta che fungeva da baretto e spogliatoio durante il giorno per venir poi abbandonata a se stessa la notte, lo attirò a se, si mise in punta di piedi e gli diede un bacio sulla bocca aperta. Lui, spiazzato, lasciò scivolare in terra la bottiglia. Ci mise un attimo, ma poi reagì. Rispose al bacio prendendole il viso e infilandole prepotentemente la lingua in bocca, poi dall�alto del suo metro e ottantotto si chinò, la prese per i fianchi e alzandola di peso la spinse contro il muro della casetta. Le canne, l�alcool, il caldo, gli ...
    ... ormoni. Lei non capiva più niente, e godeva di quella bocca nuova che le mordeva il collo, di quelle braccia all�apparenza così fini i cui muscoli tesi ora accarezzava affascinata ed eccitata. Sentiva al contatto con la propria intimità qualcosa di poderoso che bramava dalla voglia di possedere, ma il finlandese sembrava deciso a non farsi più sorprendere. La teneva stretta contro il muro, sorreggendola solo con il proprio corpo e quella poderosa sporgenza del costume, le bloccava le braccia sopra la testa con una mano mentre con l�altra le accarezzava il corpo, coperto solo dal costume e una leggera maglia, troppo grande. In un secondo, meno, il ragazzo aveva preso in mano la situazione e l�aveva ribaltata. Sembrava saper esattamente come comportarsi, e Alice già cominciava ad avvertire il bisogno di abbandonarsi completamente.�&egrave questo che volevi mostrarmi?� le ansimò lui nell�incavo del collo, �era un po� che speravo di averne un assaggio�. Lei strinse ancor di più le gambe intorno al corpo di lui, inclinò la schiena per aumentare il contatto.�Lo so.� mormorò continuando a muovere il bacino �Lo sento.�Lui si staccò un attimo, la fissò negli occhi.�Sei un po� una troia lo sai? Io non sono un sempliciotto come gli altri due, me ne sono accorto di te e Johannes. Una volta ero a cena da Gigì, nel palazzo di fronte, e vi ho visto nell�angolo della terrazza. Che sveltina signori! Mi viene duro solo a pensarci�� le parlava con la bocca a pochissimi millimetri dalla sua, ...
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