Una Sera
Data: 14/06/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Tina
... scandiva bene le parole, mostrandole i denti bianchi e ben curati. Sembrava volesse morderla ad ogni sillaba. Lei poteva sentire l�odore di alcol dell�alito mischiarsi a quello di lago, sulla pelle, si fondevano l�uno nell�altro e le penetravano nel cervello. Da lì un�onda, a tutte le estremità. Non riuscì a dire una parola, voleva solo che lui non smettesse, e sentirsi dare della troia non aveva fatto altro che eccitarla ancora di più.�E ora fai la smorfiosa con me per farmelo venire duro� continuò lui aumentando la pressione col corpo come a voler sottolineare il concetto, � mi trascini dietro un capanno, mi chiedi, per favore, di scoparti� Non so, te lo meriti?� per assurdo che possa sembrare, il panico si impossessò di Alice. Aveva già perso il contatto con la realtà, era come se Jerri sapesse esattamente quali tasti premere, sembrava conoscesse le sue più recondite fantasie. Oppure lei si era mostrata in maniera talmente esplicita per la ninfomane che era da stuzzicare automaticamente determinate reazioni in un ragazzo giovane, sano e recettivo. E anche ben dotato, nulla da eccepire. Una terza possibilità era che avesse parlato con l�unica altra persona che era conoscenza di certe tendenze di Alice. Qualunque fosse la causa, l�esito, in fondo, avrebbe finito col soddisfare entrambe le parti.�Oh ti prego!� le sfuggì, in un sospiro, di bocca. Lui alzò un sopracciglio divertito.�Ah, lo vuoi proprio tanto quindi� Quanto? Vediamo� si staccò da lei e fece un passo ...
... indietro. Era il momento decisivo, ne era cosciente. Entrambi ne erano coscienti, gli sguardi rimasero legati.�Prendimelo in bocca, tanto per cominciare.� Alice sorrise, si avvicinò sinuosa.� In ginocchio. Così si addice ad una troia, o sbaglio?� il tono più duro. Lei lo guardò, gli sorrise di nuovo, maliziosa.�Non sbagli.� rispose, e continuando a fissarlo negli occhi si inginocchiò sul prato, slacciò il costume, lo abbassò insieme ai boxer. Un scintilla di soddisfazione, nello sguardo di lui, poi subito una calma fredda, un sopracciglio di nuovo alzato, sprezzante.�Concentrati, smettila di fissarmi.� Alice abbassò lo sguardo sul pene del suo coinquilino finlandese. Un pene enorme, per quanto la riguardava forse il più grande con cui si fosse mai trovata a confronto. Chiaro e curato, con poca peluria bionda intorno alle palle enormi. Si bloccò imbarazzata, era già bello in tiro, come se lo aspettava in effetti, ma ora non sapeva bene come gestire la situazione. Era davvero enorme, cazzo.�Allora non vuoi? Ho sbagliato? Mi era sembrato di capire che desiderassi tantissimo farti scopare da me, ma forse ho sbagliato�� fece per tirar su boxer e costume, ma lei lo fermò, cominciò a leccare piano piano la cappella lucida�Guarda guarda come tira fuori la linguetta� Allora mi avevano detto bene, sei proprio una brava troiettta, ti piace servire gli uomini non è vero?� Alice lo guardò confusa� Ma chi cazz..� un leggero schiaffetto, più per la sorpresa che per il dolore, le impedì di ...