1. Dal passato i germogli di un futuro - parte 2^ di 2


    Data: 15/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Zindo

    Andrea restò fermo, impalato, senza corrispondere alle intraprendenze di Roberto ma anche senza ostacolarle. Era un adulto ormai, quindi in grado di valutare gli eventi e prendere decisioni consapevoli e non istintive.
    
    O almeno così avrebbe dovuto essere.
    
    In realtà ci fu una spietata lotta interiore dentro Andrea, tra la parte di se, riesumata dal lontano passato, che esultava per quelle attenzioni di Roberto e voleva cedere agli istinti e l'altra che si stava incartocciando su se stessa, schiacciata dai cosiddetti principi morali, l'immagine di perbenista che si era creato, la paura del giudizio della gente, addirittura il desiderio di apparire integerrimo agli occhi di Roberto, come se volesse cancellare e disconoscere quel passato disinvolto, intimo, innocentemente peccaminoso che avevano vissuto insieme nell'età adolescenziale.
    
    Allora, diversi anni prima, si trovavano spesso insieme di pomeriggio, a casa o dell'uno o dell'altro, teoricamente per fare i compiti insieme, in realtà perché desideravano entrambi stare l'uno con l'altro e mentivano a loro stessi nascondendo questo desiderio dietro fantasie sul loro futuro con le donne. Allora si erano posti reciprocamente domande sul come immaginavano la “prima volta”, si erano confidati i timori per affrontare la prima esperienza, si erano confidati ogni pensiero, anche che tutto quel gran desiderio di fare sesso con le donne non lo avevano nessuno dei due.
    
    Era successo così, quasi per caso che si erano detti ...
    ... “Sai che se ci si potesse sposare anche tra uomini io sposerei te? Ci sto proprio bene con te”
    
    “Sai che anche io sto male quando sono lontano da te? Ti sposerei anche io”
    
    “E faresti pure all'amore con me?”
    
    “Se si potesse perché no? Ma come si fa? Siamo entrambi maschi”
    
    “Si può, volendo si può. Molti lo fanno”
    
    “Non ci credo”
    
    “E' vero”
    
    “Ma come fanno?”
    
    “Così”
    
    ...e si erano baciati, rotolati sul letto, eccitati, masturbati a vicenda per la prima volta.
    
    I telefonini all'epoca c'erano già ma non erano diffusi come oggi e soprattutto ne erano sprovvisti i ragazzi giovanissimi come loro. Dopo essersi separati avevano avvertito entrambi il desiderio di rivedersi al più presto, non per andare a scuola o fare i compiti, ma per “giocare” ancora e di nuovo con i loro corpi e le loro parti intime. Un desiderio così forte da non poter essere trattenuto dentro se stessi. Per questo uno dei due aveva inventato una scusa “scolastica” per chiedere ai propri familiari di poter usare il telefono fisso di casa per chiamare l'amico subito: non era riuscito ad aspettare l'indomani, aveva sentito come urgente e non rinviabile il bisogno di dire “Mi è piaciuto molto quello che abbiamo fatto, io ho voglia di farlo ancora, e tu?”
    
    La risposta era stata “Solo così poco? Io domani voglio fare all'amore davvero con te”
    
    “Non dire stupidate, io non l'ho mai fatto neanche con le donne, figurati quando sarei imbranato a farlo tra di noi”
    
    “Prima o poi dovremmo viverla questa ...
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