Trasferta - Racconti Erotici

Trasferta

... morire.

Mi strappa violentemente gli slip con un gesto secco, e tirandomi ancora per i capelli mi appoggia al tavolo di cortesia. Con un gesto butta a terra tutto ciò che si trova sopra, e comincia a scoparmi, prima con colpi secchi e poi dolcemente e poi ancora più forte parlando con voce lieve ma profonda : "Brava la mia cagnetta, così, senti come ti scopo bene? Ti piace? E allora grida, grida puttanella, grida che ti piace essere scopata".

A quel punto non ragiono più ed esplodo in un orgasmo senza fine. Sentendo il mio piacere lui si scosta e comincia a leccarmi prolungando il mio delirio. Non contento mi infila il suo cazzo in bocca che dopo un istante si riempie del suo sperma.

Si è scostato subito dopo, mi ha aiutato presa in braccio e mi ha gettata sul letto, mi ha scopato ancora e ancora e ancora sfinendomi; questa volta mi ha bendata, mi ha legato le braccia alla testiera e mi ha chiesto di stare tranquilla per tutto il tempo necessario.

La mia eccitazione aumentava... brividi, tra le gambe sentivo un ...

... fuoco che non si sarebbe placato facilmente, non stavolta.

Quando lo sento sopra di me, lo cingo ai fianchi con le gambe e gli urlo di scoparmi e di farlo in fretta prima che impazzisca. Riesce a non farmi ragionare e gli permetto di fare di me quello che vuole, totalmente abbandonata ai suoi desideri.

Dopo un istante l’ho sentito scivolare ancora dentro di me, con colpi secchi e stringendomi i fianchi fino a farmi male. Ho goduto in un istante dopo un tempo infinito di tensione ed è stato molto soddisfacente perchè mentre mi sbatteva sentivo un lungo e caldo liquido che mi attraversava gli sfinteri, poi lo ha sfilato ed ha continuato ad annaffiarmi tutta dalla faccia al corpo.

Tolta la benda lo baciai e lo ribaciai più volte in bocca a stampo, provando a descrivere quello che scorreva nella mia mente.

Ma sembrava impossibile, non avevo mai avuto così tante emozioni, e così forti, tutte insieme... con uno sconosciuto.

La mattina dopo mi sono svegliata sola, in quel letto vuoto, pieno di odori e ricordi.

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