Cronache quotidiane#1
Data: 17/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Lerry
... Rosita. Mio fratello pensa che in fondo sia geloso. Geloso e invidioso. - Invidioso per cosa? - Come per cosa? Perché evidentemente non gliela dà, no? - Addirittura, pure coi parenti mo'? - E certo, non lo conosci il detto? "Sorella cugina fattela per prima" - Vero. Adesso che ci penso, mio cugino non sarebbe male... c'ha un sarago di questa maniera, da sopra il costume si vedeva benissimo, questa estate. - Comunque, mettiti nei panni di Attilio, che vive a stretto contatto con una che si sono fatti un po' tutti e che non solo non te la dà, ma si fa chiavare anche dal tuo cane! - Oh, maaamma!!! (Risate) Ne ho abbastanza, do un colpo di tosse, che ha il potere di smorzare le risate e mi siedo al tavolo. Lavoriamo ancora per un bel po', ognuno alla parte che ci siamo assegnati, concentrati e compiti. Be', per dirla tutta, totalmente concentrato io non lo sono. Il racconto su Rosita e il Rottweiler non mi ha lasciato indifferente e, dopo il primo impulso di rabbia, mi sono abbandonato a pensieri lascivi a cui ho aperto la porta principale della mia immaginazione. Vedo Rosita che zompetta allegra e spensierata in un prato, con la mantella di Cappuccetto rosso allacciata sui seni nudi, che ballonzolano ad ogni saltello, e una gonna corta e leggera sopra le parigine colorate che ha sfoggiato durante l'interrogazione di Storia dell'arte. Io la osservo da dietro un cespuglio e mi arrapo. Cioè, sono io ma non sono io, ovvero sono io sotto le sembianze del Lupo, anzi del Rottweiler, ...
... comunque, quando si piega a cogliere qualcosa, senza piegare le ginocchia, così che la gonna viene su e scopre le belle e floride chiappe, faccio un balzo e le sono addosso, lei cade in avanti, grida aiuto aiuto aiuto, ma la smette appena glielo ficco dentro, ed è un cazzo enorme, lungo un avambraccio, l'affare che la penetra con foga e le strappa dai visceri urla di piacere, oh sì oh sì ssssiiiii sssiii sssssssiiiiiii, infoiandomi ancora di più, mentre mi agito forsennatamente e sbavo sulla mantella, con gli occhi da fuori e la lingua penzolante tra i canini affilati e luccicanti come sciabole... - Oh, Lerry, ma sei sordo? - Eh... oh, scusa dimmi... - Passami il bianchetto... è un quarto d'ora che ti chiamo! - Esagerata! Ero impegnato, non ti ho sentito. - Sì, come no. Come se non sapessimo a cosa pensavi. (Risolini ammiccanti) - Ma che sei scema? A cosa potevo mai pensare, sto... - Sì sì, bla bla bla... (Altri risolini complici, di chi la sa lunga) - Tutti uguali, voi maschi, sempre ad una cosa pensate. - Hai proprio ragione, Barby, e Lerry qui, il Perfettino, certo non fa eccezione. - Ma che state dicendo? - Esatto... salvo che poi, nei momenti decisivi, ecco che si ritraggono, i cagasotto. - Proprio così! - Siete sciroccate, voi due, altro che! Il bianchetto te l'ho dato, adesso finiamo 'sta cosa così vi lascio sole ai vostri deliri. - È che voi maschi sbavate tanto e vi sbattete come se doveste spaccare il mondo, ma arrivati al dunque d'un tratto le palle scompaiono. - Già ...