1. La vita in un piccolo paese - 12


    Data: 17/06/2019, Categorie: Etero Autore: gioviaf

    ... uomini?”.
    
    “Quando ero giovane sono stata assalita da un bruto e ne ho conservato un certo orrore, una certa paura”. “Dovreste conoscere qualcuno che accetti il vostro onanismo, che vi collabori, che vi apporti altri piaceri, un testimone, un complice”. “Quello che mi dite mi emoziona terribilmente, non oso crederci, è così bello…”. Il prete continuò con un sussurro quasi osceno “Noi oseremo tutto. Il prete e la sua bella penitente. Sapete, cara figliola che mi piacete tanto, siete tanto raffinata ma inaccessibile”. “Non è vero, non sono inaccessibile, almeno per colui che sa parlarmi come occorre. Sento che voi mi comprendete, che non vi meraviglio, anzi, credo di farvi un certo effetto. Venite da me stasera, vi presterò uno dei miei libri”. “Verrò a sera inoltrata”.
    
    La signorina Ross era turbata, il cuore le batteva fortemente, sentiva le gambe molli, aveva la bocca piena di saliva e il sesso umido anzi, decisamente bagnato, era felice. Lasciato il prete, respirò a pieni polmoni l’aria fresca e corse verso la scuola, salì nel suo appartamento. Alcuni minuti più tardi, nuda, si accarezzava.
    
    Quando entrò nell’appartamento dell’istitutrice il Vicario si guardò attorno rimanendo soddisfatto nel vedere quelle stanza piccole e silenziose come si era immaginato. Il salone dove l’introdusse l’istitutrice aveva qualcosa di morbido, di equivoco. Due poltrone profonde, un divano, un grande tappeto, dei quadri e delle tende spesse che soffocavano i rumori esterni. Sopra un ...
    ... divano c’era un nudo pingue e alle altre pareti delle riproduzioni di Gauguin, delle tahitiane bene in carne e quasi nude. Dopo esservi stato invitato si sedette e guardò la giovane.
    
    La signorina Ross indossava un vestito chiaro, molto stretto, che faceva intravvedere le sue forme, le denudava le braccia, scopriva il principio dei suoi seni e l’incavo delle ginocchia. Era accuratamente e discretamente truccata ed era molto graziosa. Il Vicario non chiedeva altro che di essere conquistato da quella donna eccezionale. Dal canto suo, la signorina Ross gettava delle occhiate languide verso l’uomo. Temeva di essersi spinta troppo, ma gli sguardi di ammirazione del Vicario la rassicuravano progressivamente.
    
    “Si sta bene a casa vostra, così lontano dalle vanità del mondo. Tutto è così calmo vicino a voi”. “Mi piace la calma. Questo è il mio rifugio, il luogo dei miei piaceri amorosi, dei miei divini sogni”. “Vi credevo talmente inaccessibile ed ecco che ora mi trovo a casa vostra. Sono ricevuto come un amico in un ambiente così gradevole. Se sapeste come sono felice, soprattutto quando camminate, siete così bella con questo vestito, le calze e le scarpine; avete un portamento ed una figura incantevole“. “Vi prego, mi fate arrossire, vedete, arrossisco già”. “E’ adorabile e sono incantato di constatare che siete capace di arrossire mentre le giovanette non lo sanno più fare”.
    
    “Volete bere qualcosa?”, “Volentieri”. “Mentre preparo guardate questi due volumi che ho preparato per ...