1. La vita in un piccolo paese - 12


    Data: 17/06/2019, Categorie: Etero Autore: gioviaf

    ... voi siete già più di un mio amante perché vi ho confidato il mio segreto più caro, vi dirò tutto. Sedetevi e guardatemi, io ricordo come se fosse ora, quel gesto osceno. Colui che mi ha violentato aveva un membro enorme, mostruoso e mi ha fatto molto male. Dopo se ne è andato e non l’ho più visto. Era mostruoso, veramente… ma adesso pensiamo al presente. Dopo lo stupro ho iniziato col mio vizio e adesso mi lascio andare completamente davanti a voi…”.
    
    La signorina Rossa cambiò posa. Aveva posato i piedi sulla poltrona ed allargava le gambe mentre una mano si contraeva ed il suo dito andava e veniva con frenesia. “Come mi piace vedervi così, non ho mai visto una donna così bella e tanto eccitante. Sì, ancora, masturbatevi davanti a me, è troppo bello vedervi così”. “Ditemi che mi amate perché mi masturbo”, “Sì, vi amo per questo, e anch’io ho voglia di farmi vedere affinchè possiate giudicarmi. Al di fuori di quell’uomo che vi ha preso per forza non avete visto altri uomini”. “No, ma vorrei vedere voi, amarvi, continuare quello che faccio. Sarebbe stranamente provocante se anche voi vi metteste nudo”.
    
    Il Vicario si svestì subito. La signorina Ross respirava più affannosamente e si accaniva nel proprio piacere col corpetto aperto, i seni fuori di cui con una mano stringeva a turno i capezzoli. La donna lo guardò come allucinata quando l’uomo riprese posto nella sua poltrona. Ebbe un sospiro e gemette “Anche voi l’avete enorme, grosso e lungo come l’altro; spero che ...
    ... non me lo ficcherete. Oh vedo tutto lì fra le vostre gambe, che cazzo duro. Oh com’è bello, mi piace vedere questa cosa così dritta, masturbatevi pure voi, sì, fatelo ve ne supplico, voglio vedere quel gesto, mi sento diventare un animale osceno”.
    
    L’uomo la fissò negli occhi “Questo potrebbe eccitarmi oltre misura. Non posso garantire di resistere oltre”. Così dicendo s’impugnò il membro masturbandosi con una specie di violenza contenuta. Poi grugnì “Ditemi che vi piace, lo faccio per voi”. “Ed io per voi. Oh come ci masturbiamo, che bella cosa, e poi in che stato mi vedere, ho tutta la gonna alzata, guardate come sono aperta, gocciolo teneramente, il mio dito passa sul clitoride, siamo uguali. Anche a voi piace la masturbazione, agitatelo bene, mi fermo per ammirarvi; è talmente bello, voi siete un vizioso come me, io sono pazza di voi, oh come mi piace”.
    
    Il Vicario ad un tratto lasciò bruscamente l’uccello che balzò in aria “Spogliatevi. Mostratevi nuda, così sarà più bello, con le gambe allargate e la vostra bella vulva in mostra”. L’istitutrice si denudò buttando il vestito a terra. Girò su se stessa mostrando il suo grosso culo ed allargò le natiche per mostrarne il buco mentre ricominciava a masturbarsi. Smise però quasi subito e guardò il Vicario che si menava. “Se andassimo sul letto? Vieni a violarmi come l’altro, ma questa volta voglio che mi sborri dentro, voglio gustare il tuo sperma, dammi del tu dimmi che sono una porca ma vieni a letto a violarmi. Ci ...