Atiyah, dono di dio
Data: 18/06/2019,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Tibet
... fanciulla bellissima di... vent'anni (?) e il suo promesso sposo, suo primo cugino. I tre giovani stavano spesso assieme, cavalcavano assieme, passavano persino parte della notte assieme, persi in racconti e giochi. Durante la notte prima del matrimonio Atiyah ricevette una visita. Ormai tutto l'accampamento dormiva profondamente quando una figura ricoperta da un leggerissimo velo e con il viso nascosto entro'. Si avvicino' fino a toccarlo. Atiyah penso' subito che fosse la figlia dello sceicco e si scosto', mai avrebbe potuto fargli quest'offesa e le disse di tornare nella sua tenda. Lei lo tranquillizzo', non era quella che lui pensava. Si levo' il velo che le nascondeva il viso e Atiyah fu rassicurato. Le fattezze del viso gli erano familiari ma non riuscì a dar loro un'identità. Poco dopo erano avvinti in un lungo bacio. La bocca della visitatrice era vorace e presto si dedico' pienamente al piacere d'Atiyah, mai lui, Atiyah, nella sua breve esperienza d'amante, aveva provato tanto piacere! La bocca era quanto di meglio esistesse! Riceveva la sua potente verga fino in fondo, la lingua gli dava brividi di piacere. E... quando il succo dei suoi lombi sgorgo' con forza, neppure una goccia andò persa. Atiyah chiese di contraccambiare il piacere, adorava mettere la sua bocca a contatto con il fiore fra le cosce e lì perdersi in lunghi baci, ma gli fu detto che quel particolare fiore era destinato ad altri. Gli era precluso per ora. C'era un altro fiore che poteva cogliere, che ...
... poteva essere suo. Era il fiore scuro fra le natiche. Lo voleva? Atiyah, pieno di desiderio com'era, si approssimò, pronto a coglierlo, ma ancora fu fermato. Lui doveva solo sdraiarsi, sarebbe stata lei a sedersi su di lui come su una sella da cammello. Così fu, lei, tenendo ritta la durissima verga con le mani, si abbasso' fino ad essere completamente impalata per poi cavalcarlo in una lunghissima sgroppata. Non gli permise di toccarla. I loro gemiti erano trattenuti dalla paura di essere scoperti. Ancora un attimo e lei sparì. Atiyah fece solo tempo a chiederle se sarebbe tornata nelle notti successive. Non ottenne risposta. Il giorno successivo fu celebrato il matrimonio dei due giovani. I festeggiamenti durarono diversi giorni, molte cammelle da latte, agnelli, altri animali furono macellati per l'occasione. Atiyah regalo' allo sposo il suo cammello da battaglia, con la ricca bardatura impreziosita da monete d'argento, alla sposa tutto il suo denaro e i gioielli. Ora non possedeva nulla, solo la sua vita e la spada. Essere generoso era la sua caratteristica principale. Per tutte le notti dei festeggiamenti attese la donna che gli si era concessa in quell'unica volta, ma non ricomparve. Terminati i festeggiamenti, gli ospiti lasciarono il campo e si accinse a farlo anche Atiyah. I due giovani lo supplicarono di restare. Volevano che si fermasse da loro, con loro, che fosse per sempre il loro fratello prediletto e tanto lo pregarono che lui accettò, d'altra parte non aveva ...