Atiyah, dono di dio
Data: 18/06/2019,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Tibet
... un posto dove andare. I suoi doni gli furono restituiti moltiplicati. Ricche vesti, cammelli e cavalli, gioielli. La sua tenda fu portata quasi a contatto con quella degli sposi e addobbata sontuosamente da ricchi tappeti. Ripresero le loro cavalcate nel deserto, Atiyah aspettava sempre la ricomparsa della donna che gli aveva fatto visita, ma senza esito. Un giorno i due sposi lo invitarono nella loro tenda, doveva recarvisi dopo il calar della notte, avrebbero festeggiato Atiyah per aver accettato di fermarsi, di diventare loro fratello. Atiyah vi si recò vestito dei suoi abiti migliori, portando fiori del deserto da lui colti. Hanno breve vita questi fiori ma sono di una bellezza straordinaria. I due giovani non erano visibili, da dietro una spessa tenda che li nascondeva, lo pregarono di accomodarsi. Sarebbero venuti subito. Atiyah si sedette e aspettò, era stato preparato un vero banchetto, con molti piatti prelibati. Da dietro la pesante tenda uscirono due donne coperte da veli, una era la donna che lo aveva visitato in quella notte e l'altra? L'altra era la figlia dello sceicco che lo ospitava. Atiyah non riusciva a comprendere cosa stava succedendo. Dove era il marito? Come doveva comportarsi senza perdere il proprio onore? Le donne nella loro danza fascinosa gli si avvicinarono, le loro mani sfiorarono il viso e il suo corpo in languide carezze invitanti. Ora la donna che lui conosceva tolse i veli all'altra, lasciandola nuda, coperta solo dai suoi gioielli. La ...
... sposa era bellissima! Il corpo sinuoso e scattante come quello di un ghepardo del deserto! I folti capelli neri le scendevano fino ai lombi, il bel seno, impreziosito dalle areole scure intorno ai capezzoli ritti, come scuri erano i petali del suo fiore che s'intravvedeva fra le cosce, fiore nascosto da un ricco vello nero. Atiyah era eccitato ma era frenato dal suo senso dell'onore. Voleva certo abbracciare quel magnifico corpo e farlo suo, ma non capiva, titubava. Poi la voce dell'altra donna, che lui ora riconobbe come la voce dello sposo, del suo amico fraterno. Non era una donna, era lui vestito da donna! La voce diceva, prendici fratello, godi i nostri corpi in un abbraccio che ci veda tutti intrecciati nella passione, nel nostro amore. Ora, noi sposi, abbiamo rispettato la regola del nostro popolo, ci siamo scambiati la nostra verginità e tu puoi goderci pienamente, senza nessun limite... Si tolse anche lui i veli che lo coprivano e Atiyah vide il suo membro scattare verso l'alto. Si abbracciarono tutti, scivolando uniti sul tappeto. Atiyah prese la sposa più e più volte e ogni volta il suo godimento era maggiore. Lei... volle donare a lui una sua verginità e gli dono' il fiore scuro fra le natiche. Atiyah si trovo' anche abbracciato al ragazzo mentre si accarezzavano a vicenda i membri rigidi dall'eccitazione. Presero la sposa assieme, confondendo dentro di lei il loro seme. Finalmente poté dissetarsi incollando la bocca alla conchiglia rorida d'umori della fanciulla ...