1. Il figlio sterile


    Data: 21/10/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... della figa color rosa, aggredirono la mia mente, facendomi vibrare come le corde di un violino.Si girò verso di me. Il suo viso era tirato, un velo di imbarazzo le copriva le gote, facendole risaltare con un rosso intenso. Poi si sedette sul letto con le gambe aperte e poggiate a terra, infine si distese con la schiena sul materasso.La sua figa, coperta da pelo raso e rosso, si stagliò davanti al mio sguardo colpendomi come una saetta. Le labbra esterne carnose racchiudevano quelle interne, frastagliate come la cresta di un gallo, e sulla sommità si notava il clitoride, molto pronunciato.Nonostante che cercassi di mantenere un atteggiamento neutrale, un desiderio morboso mi colse facendomi tremare il corpo.Il cazzo ebbe un sussulto impetuoso irrigidendosi come un obelisco di marmo. Lo sentivo pulsante e pronto ad invadere quella nicchia di piacere. Mi venne una gran voglia di affondare la bocca e leccarla tutta, dalla punta dei piedi fino ai capezzoli dei seni.Avrei voluto buttarmi su quel dolce succoso e appetitoso, sbranandolo con una ferocia inaudita.Quello che temetti successo.Dimenticai il motivo per il quale ero lì ed iniziai a fissare quel corpo adagiato dolcemente sul letto, con cupidigia, compiacendomi di vederlo completamente disponibile a ricevermi dentro di se.Quel pensiero mi diede un impulso libidinoso immenso ed una morbosità che stentavo a controllare.Mi abbassai i pantaloni e le mutande, rimanendo mezzo vestito per un senso di pudore e di ...
    ... rispetto verso di lei, poi mi inginocchiai tra le sue cosce spalancate brandendo nella mano destra un cazzo voglioso di entrare dentro quel tabernacolo di piacere.Avrei voluto leccarla e stimolarla in ogni parte prima di penetrarla, ma le circostanze non lo permettevano, dovevo solo entrare e muovermi dentro di lei, soffocando qualsiasi sensazione di godimento.L�unico consentito era l�orgasmo estremo, quello che avrebbe dovuto impregnarla del mio seme.Avvicinai la punta del cazzo alla sua figa, spingendo la cappella tra le fenditure delle labbra fino a quando non le vidi cedere alla mia spinta.In quegli istanti percepì dei lievi singulti di Debora. Notai che stava fissando un punto impreciso dell�armadio. Anche lei stava reprimendo le sensazioni di piacere che il mio cazzo le stava provocando, mentre strusciava tra le labbra e l�ingresso della figa.La vagina infine si stava aprendo, favorita dagli umori che aveva secreto abbondantemente durante lo strusciamento della cappella tra le piccole labbra.Ad un tratto il grosso bulbo scivolò dentro le piccole labbra venendo fagocitata interamente dentro quel caldissimo forno. Ora non mi restava che dare la spinta finale e infilare dentro quella fucina infernale il resto del cazzo.Azione che feci subito. Un colpo secco dell�anca, possente, profondo, e subito mi trovai a lambire il suo pube con il mio inguine.Debora non ce la fece a trattenere l�urlo di piacere. E nel momento in cui mi trovai dentro di lei, fino alla base dei ...
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