Giochi di societa' (la versione di yoko) (3/3) - Racconti Erotici

Giochi di societa' (la versione di yoko) (3/3)

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Premessa:

questa è la versione di Yoko della prima serata trascorsa con un gruppo di amici cui seguirà la cronaca della seconda serata trascorsa con gli stessi amici, prima la versione di John e poi quella di Yoko.

I ragazzi vennero fuori con una proposta assurda. Prendendo spunto da alcune parole che erano uscite di bocca a Chiara la settimana prima in risposta a John quando si era vantato di potere riconoscere le mie tette pure ad occhi chiusi, i ragazzi ci proposero di giocare e mettere adesso alla prova noi ragazze.

Lo sapevo! Ero convintissima che sarebbe venuta fuori una richiesta così!

Avevo sì rimosso quella battuta di Chiara, ma avevo sin da subito capito dove saremmo andati a finire.

Ovviamente la proposta dispiaceva a quasi tutti, sia uomini che donne.

Ma la serata era stata diversa dalle altre. I freni inibitori li avevamo un po’ mollati con il gioco precedente.

Qualcuno sembrava piano piano, alle parole di John, convincersi che sì, tutto sommato si poteva provare!

Ma dico: stavano scherzando o dicevano sul serio?

Volevano veramente che noi ragazze tentassimo di riconoscere i rispettivi mariti toccando, ciucciando, o chissà cos’altro, in ogni caso riconoscendoli dai loro cazzi?

La svolta decisiva avvenne allorquando Chiara, la colpevole della frase lanciata la settimana precedente, sembrò accordarsi con John.

Sì, proprio Chiara, senza concordare ...

... prima con noi ragazze, accettò la sfida.

Non ci potevamo più tirare indietro. Quelli che erano prima titubanti adesso sembravano convinti dall’audacia di Chiara.

Io non ero d’accordo, non mi andava di succhiare cazzi di altri uomini.

Sono sicura che come me anche qualcun’altra non era tanto d’accordo così come anche qualche marito forse non era tanto d’accordo che la moglie si impegnasse in un’impresa del genere.

Ma il clima festaiolo ed allegro, la spavalderia di John e di Chiara, presero il sopravvento. Come spesso accade, una minoranza decisa e volitiva prese il sopravvento su di una maggioranza silenziosa e spaesata.

I due, Chiara e John, stabilirono le regole. Stabilirono anche che a giocare fossero soltanto le quattro coppie vincenti mentre le due perdenti restassero escluse ma a supporto del gioco.

Ero arrabbiata! Non avrei voluto giocare ma la maggior parte sembrava essere d’accordo e non volevo essere proprio io a rovinare il prosieguo della serata.

Per prima cominciò a giocare quella che poi riconobbi essere la mia amica Elisa. Mi sembrò di riconoscerla dalla voce allorquando affermò di avere riconosciuto il marito.

Poi toccò a Dora, che riconobbi anch’essa dalla voce allorquando disse di avere riconosciuto il marito ma che, a differenza di Elisa, non azzeccò per nulla!

A quanto pare qualcuno delle coppie perdenti aveva chiesto a Chiara di cominciare a giocare, ma lei, a bassa voce, sapendo che ero posizionata non tanto distante da lei, mi ...