Giochi di societa' (la versione di yoko) (3/3) - Racconti Erotici

Giochi di societa' (la versione di yoko) (3/3)

... dicendo che nonostante il nostro handicap lei credeva di avere riconosciuto tutti e quattro i proprietari dei diversi cazzi che aveva conosciuto quella sera.

Innanzitutto ne indicò uno dicendo che apparteneva a Filippo. Lo aveva individuato facilmente perché lo conosceva in quanto lei e lui erano stati fidanzati tempo addietro.

Non lo sapevo! E probabilmente non lo sapevano né Dora né Mario a quanto mi sembrò di capire da alcuni discorsi che sentii tempo dopo.

Disse di avere riconosciuto quello del marito ma non lo indicò subito.

Preferì continuare a spompinare gli altri due per cercare di individuarli con certezza.

E tra questi ovviamente ci doveva essere quello del mio John: altro attacco di gelosia!

Acuito dal fatto che qualche attimo dopo Chiara disse di avere individuato, come non so, quello di John. Mi salì la rabbia e la gelosia perché continuò a spompinarlo e soprattutto perché disse che quel cazzo le stava piacendo. Non era completamente certa che fosse quello di John, ma visto che le stava piacendo le piaceva immaginare che fosse quello suo.

Che intendeva dire? Che era andata alla ricerca di quello, giusto del cazzo di John?

Confessò di stare continuando sia perché le piaceva l’idea che quello che stava lavorando fosse il cazzo di John sia perché con Mario avevano fantasticato in passato che lei facesse una cosa del genere ad un altro uomo.

Continuò ancora con John e nel frattempo cominciò a parlare con lui. Lo stuzzicava.

Io ero ...

... certamente viola di rabbia.

Anch’io mi ero alla fine goduta quegli stessi cazzi, uno in particolare, ma avevo trattenuto per me qualsiasi commento!

Con Chiara mi sarei dovuta certamente spiegare di lì a qualche giorno. L’avrei incontrata e le avrei chiesto che cosa intendesse dire con tutte quelle frasi che stavo ascoltando in quel momento!

Sembra che Chiara capì che il mio John era quasi arrivato al culmine e lo abbandonò proprio per questo lasciandolo al limite.

In fretta indicò, disse per differenza, quello di Marco e si fiondò su quello di Mario.

Lo indicò ma non terminò il suo gioco.

Lo inghiottì con passione. Era sicuramente molto eccitata, lo si capiva dal tono della sua voce.

E sicuramente anche Mario lo doveva essere tanto, anche e soprattutto alla luce di quella confessione appena fatta da Chiara.

Poco dopo capii che Mario aveva esploso tutto il suo piacere nella sua bocca. I rumori erano inequivocabili!

Finalmente il gioco era terminato! Finalmente il supplizio era terminato!

Era stato sì eccitante ma anche molto stressante!

Pochi attimi ancora per permettere a tutti di sistemarsi, soprattutto gli uomini che dovevano ritirare i loro arnesi nei rispettivi pantaloni, e fummo tutti sbendati.

Paola fece da giudice e confermò i risultati, piuttosto palesi.

Solo Dora non era riuscita ad individuare il marito. Le altre eravamo state tutte brave, soprattutto Chiara che come John aveva individuato i proprietari di ogni cazzo che aveva ...