1. Love is in the air - montepulciano (parte 4)


    Data: 19/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: HegelStrikesBack

    ... così felice nella mia vita come da quando ci sta succedendo questo?”
    
    Ha gli occhi lucidi. Non mi commuovo facilmente, ma questa è una dichiarazione d’amore bella e buona. Sono un po’ in imbarazzo. Anche io provo le stesse cose che prova lui ma non riesco ad essere così plateale, così istintivo. Penso di poter dire di essermi innamorato, ma ancora non riesco a dirglielo. Cerco di farglielo capire però, come posso. Quando posso.
    
    Agli Horti Leonini non c’è nessuno. Siamo davvero solo io e lui, complice anche un tempo atmosferico non dei più splendidi.
    
    “Il cielo sembra più grande da quassù, sai?”, mi dice mentre passeggiamo mano nella mano in uno dei più bei giardini all’italiana che io ricordi d’aver visto.
    
    “Lo dico sempre anche io. Ci si riconcilia col mondo.”
    
    “Sarebbe bello qui, io e te…”
    
    “In che senso?”
    
    “A invecchiare…”
    
    “Ma io sono già vecchio Seba!”
    
    Ridiamo, lui arrossisce, un po’ perchè è vero, un po’ perchè vorrebbe sbilanciarsi di più ma ha il freno tirato.
    
    “È che sarebbe bello invecchiare con te.”
    
    “Anche per me lo sarebbe.”
    
    Abbassiamo lo sguardo, forti sì, ma non ancora così tanto da riuscire a guardarci negli occhi mentre ci immaginiamo coi capelli un po’ argentati che camminiamo in giro per la Val d’Orcia.
    
    Credo che se la felicità esiste davvero, per me in questo momento assomiglia davvero tanto a questa immagine bucolica di noi due anziani ma insieme.
    
    Breve pitstop al birrificio artigianale di San Quirico e poi ripartiamo, il ...
    ... pranzo non può essere altro che a Montalcino dai miei amici che hanno aperto una splendida taverna in pieno centro.
    
    Entriamo e subito sorrisi abbracci e vino che scorre a fiumi.
    
    Inaspettatamente Sebastiano è molto a suo agio, ride e scherza con tutti ma nei suoi occhi colgo quel velo di malinconia che vidi a Parigi sulla Tour Eiffel.
    
    Mi viene subito istintivo accarezzargli la mano, lui un po’ la ritrae e i suoi occhi si fanno ancora più acquosi.
    
    Lascio perdere, continuo a bere, rido e scherzo con i miei amici e cerco di coinvolgerlo il più possibile anche se capisco che qualcosa non va.
    
    Paghiamo il conto - si fa per dire - e usciamo un po’ storti diretti verso la macchina.
    
    “Come mai mi hai portato qui a pranzo?”
    
    “Perchè alla fine questo sono io, un grullo che non è mai cresciuto. Che da qua non se n’è mai andato del tutto, da questa maledetta provincia cronica dove non c’è nulla. Dove se a quindici anni volevi comprarti l’ultimo di Billy Idol dovevi andartene col treno a Siena per sperare di trovarlo. Dove a parte il bar in piazza non c’erano luoghi di aggregazione. Dove la droga arriva in fretta e spopola perchè ti sembra l’unica evasione possibile insieme all’alcool.
    
    Mio fratello è rimasto qui. Non è mai stato un ragazzo forte, timidissimo, introverso, vittima delle sue paure e guarda come sta ora. Non sono mai riuscito a strapparlo a questo posto, eppure un po’ lo invidio perchè alla fine sta benedetta provincia anche se la maledici però è lei che ...
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