Una brutta avventura
Data: 20/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad
... qualche parte del suo cervello, che gli sarebbe bastato poco per saltargli addosso e gonfiarlo di botte, metterlo a tacere; ma quell’attacco improvviso lo aveva del tutto destabilizzato e adesso era lì, incapace perfino di muoversi, in balia di quel teppistello, che lo fissava con un ghigno feroce sul volto da angioletto e continuava:
“Ma cosa credevi di fare con quel moccoletto, eh? mi ci volevi stuprare con quel moccoletto marcio? Non lo senti che fa puzza? Che aspetti a buttarlo nel cesso? Lo vuoi vedere un cazzo vero? Eh? lo vuoi vedere?”
Suonavano strane queste parole nella bocca di un ragazzino, che in quel mentre si sbottonava i jeans, se li abbassava a mezza coscia e pescava fuori dalle mutandine luride un cazzetto ancora mezzo molle, ma di tutto rispetto. Rollo deglutì a vederlo, mentre il ragazzino se lo scappellava e in un attimo se lo portava in pieno turgore.
“Che ne dici, eh? pedofilo del cazzo; ti piace, vero? – e glielo sventolò davanti – E’ per questo mi hai seguito? O volevi il culetto? – e si girò, calandosi le mutandine sotto le natiche – Non è una meraviglia? Ci avevi fatto un pensierino, non è così? Vuoi vedere la fighetta? – e il ragazzo si chinò leggermente, allargandosi le natiche a mostrargli l’orifizio imberbe – Che ne dici? Sapessi quanti stronzi pedofili ci hanno sbavato dietro… Fior di pedofili con tanto di coglioni, altro che una mortadella moscia come te!”
Il ragazzo tornò a girarsi verso di lui, sempre esibendogli l’uccello ...
... duro. Si avvicinò a Rollo, che istintivamente fece un passo indietro, completamente soggiogato.
“E adesso che ti sei rifatto gli occhi, che ne dici di sganciarmi un centone e te ne vai?”
“Un ce…centone? – balbettò Rollo – Tu sei pazzo?”
“Come vuoi… allora adesso mi metto a urlare che c’è un pedofilo che mi vuole violentare e vediamo come si mette.”
“Ma non è vero, non ti sto violentando.”
“Ma avevi intenzione di farlo. Un centone e te ne vai”
“Non ti do proprio niente!”
“Ok, E come glielo spieghi a quelli, quando ti trovano qui coi pantaloni aperti e me con le mutandine calate?”, e spalancò la bocca in atto di urlare.
Rollo si sentì tremare le gambe.
“Fe…fermo… Zitto… Va bene, te li do… - bisbigliò con un filo di voce - Ma non ce li ho cento adesso, non ce li ho dietro.”, e prese a frugarsi freneticamente nelle tasche, tirando fuori alcuni biglietti.
Il ragazzo allungò la mano impaziente e Rollo glieli consegnò.
“Quaranta euri del cazzo!”, brontolò contrariato dopo averli contati.
“Solo quelli ho…”, quasi piagnucolò Rollo, rovesciandosi fuori le tasche.
“E secondo te dovrebbero bastarmi come risarcimento?”
“Risarcimento di cosa?”
“Hai cercato di stuprarmi, te lo sei scordato?”
“Ma quando?...”
“E per cosa mi sei venuto dietro zitto zitto, che ti spugnettavi l’uccello fuori dai pantaloni, brutto pedofilo? Ma ti faccio vedere io…”, e andò deciso verso la porta per spalancarla.
“Non farlo… per favore, non farlo…”, gemette Rollo, ...