Una brutta avventura
Data: 20/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad
... terrorizzato all’idea di essere arrestato di nuovo: stavolta non se la sarebbe cavata con un mese di servizi sociali.
Il ragazzo si voltò con una luce di trionfo negli occhi spietati.
“Ok, mezza pugnetta! – disse – ma devi pagarmi con tutti gli interessi.”
Rollo si sentì liberato da un peso.
“Va bene, va bene, il resto te lo porto domani.”, disse in fretta.
“Mi hai preso per il tuo coglione gemello? – lo schernì il ragazzo – Roba da non credere! Calati i pantaloni.”
Rollo lo fissò senza capire.
“Calati i pantaloni, ho detto!”, gli intimò il ragazzo.
Rollo si slacciò in fretta i pantaloni e se li calò fino ai ginocchi.
“Adesso girati e piegati.”
Rollo non si mosse.
“Vuoi che mi metto a gridare?”
Rollo si girò e si piegò, appoggiandosi con le mani a un pisciatoio. Sentì l’altro che infilava le dita in alcuni buchi delle sue mutande e gliele strappava. Cominciò a tremare.
“Co…cosa vuoi fare?”, piagnucolò.
“Mi pago gli interessi!”, rispose l’altro e senza dargli il tempo di pensare, gli allargò le natiche, gli puntò l’uccello sul buco e spinse dentro con forza, ficcandoglielo per una buona metà.
“Ah!... – gemette Rollo – Ma mi stai inculando!”
“E tu cosa volevi farmi?”
E prese a ...
... fotterlo con tutta la baldanzosa innocenza dei suoi quindici anni. Rollo, per la verità, cercò di scrollarselo di dosso, non tanto perché gli facesse male quel bastoncello guizzante infilato nel sedere, quanto per un senso di dignità offesa; ma il ragazzo lo afferrò con forza per i fianchi.
“Se non la smetti, comincio a gridare, - lo minacciò – e allora vediamo che figura ci fa il pedofilo inculato dal ragazzino! Sai le risate… Ti metteranno su tutti i giornali.”
Allora Rollo si rassegnò e lasciò che l’altro continuasse fino al compimento della sua opera.
“Possono dire quello che vogliono della figa, - disse il ragazzo, tirandolo fuori alla fine e pulendoselo con un fazzoletto – ma il culo è tutto un altro chiavare!”
Rollo si tirò su e cominciò a rivestirsi, evitando di guardarlo. Si sentiva umiliato nel profondo dell’anima. Tutto si sarebbe aspettato, uscendo di casa, ma che la giornata dovesse finire in questo modo…
“Magari ci rivediamo. – gli disse il ragazzo sulla porta – Ma la prossima volta, porta un po’ più di soldi, se vuoi salvarti le chiappe!”, e uscì sghignazzando.
Nessuno sa se la lezione gli servì a qualcosa, di certo è che Rollo non si vide mai più a caccia nel parco… non in quello, per lo meno.
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