1. Tonica e ribes


    Data: 21/08/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: SinsSeven, Fonte: Annunci69

    ... eravamo arrivati al punto.
    
    Poggiai la schiena al divano, presi il bicchiere e guardandoci, io e Ela, rispondemmo che stavamo aspettando la richiesta.
    
    Accese l'ennesima sigaretta, e con un velo di imbarazzo ci guardo, dicendoci che voleva divertirsi e godere nel guardaci, mentre io ed Ela avremmo fatto quello che lui ci diceva di fare, naturalmente sesso.
    
    Ci avrebbe indirizzato, detto quello che dovevamo fare davanti a lui, come fosse un filmato porno, diretto e visto solo da lui. -Io se mi è permesso toccherei i vostri corpi qua e la, senza disturbarvi.- Concluse
    
    Mi voltai verso di lei, al mio fianco sul divano, e lei verso di me. In quel momento Francesco disse che sarebbe uscito all’ aperto per fumare una sigaretta, lasciandoci decidere.
    
    Prima di uscire, aggiunse che se la risposta era affermativa, avrei dovuto aprire la porta lasciandola socchiusa.
    
    Se invce era un no, saremmo dovuti uscire e tornare nella nostra camera. Senza rancore aggiunse, senza problemi, deve essere un gioco che diverte. E uscì.
    
    Io e Ela avevamo già deciso nelle nostre menti, ma entrambi avevamo paura che l'altro potesse avere dubbi o paura. Ci divertiamo, le chiesi?
    
    Lei rispose, siamo io e te e in vacanza, avremmo fatto l'amore comunque, lo facciamo davanti ad uno sconosciuto, non abbiamo mai provato una cosa del genere. Pensavamo la stessa cosa.
    
    Mi piacerebbe che tu fossi bendata, le dissi. Sapevo che piace molto anche a lei, si avvicinò e mi baciò. Poi sfilò il foulard ...
    ... con cui si era raccolta i capelli e me lo pose. La baciai ancora, la feci girare rimanendo seduti, e le legai la benda. Eravamo pronti.
    
    Vado ad aprire le dissi baciandola. Sorrise. Aprii la porta una decina di centimetri, e tornai a sedermi.
    
    Una sorsata di rum e sigaretta. Il cuore mi batteva forte. Francesco entrò e tornando alla sua poltrona rimase piacevolmente colpito dalla benda sugli occhi di Ela. Prese il bicchiere poggiandolo su bracciolo. Poi disse, mi piacerebbe che tu la spogliassi facendola rimanere in intimo. Cominciava il gioco.
    
    Feci alzare Ela afferrandola per una mano, mi stringeva forte, barcollò un pochino, la benda, l'emozione, l'alcol facevano effetto sul suo equilibrio.
    
    La voltai verso di lui, ora ero alle sue spalle. Feci scorrere la cerniera del vestitino verso il basso, baciandola dolcemente sul collo. Respirai il suo profumo.
    
    Posi le mani sulle sue spalle, e infilai gli indici tra le rispettive spalline del vestito e la sua pelle.
    
    La mano sinistra in senso antiorario e la destra in senso orario si mossero facendo scorrere la stoffa lungo la spalla, scesero all'altezza del suo gomito percorrendo ogni centimetro di pelle con la massima calma.
    
    Il vestito non scese. I suoi capezzoli erano duri e grandi come ribes. Non lasciavano scorrere la stoffa.
    
    Misi le mani ai lati del suo seno e pizzicando l'abito lo tirai verso il basso. Il suo seno prese luce.
    
    Ela tremò per un attimo, forse la vergogna della situazione, forse il piacere di ...
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