Diario - prima esperienza con un'altra coppia
Data: 23/06/2019,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: areseafrodite, Fonte: Annunci69
... Balliamo un po', qualcuno allunga la mano sul mio culo. Li lascio fare, che male c'è in fondo. Un altro mi prende per i fianchi e mi tira a se. Allargo le gambe facendogli mettere la gamba in mezzo alle mie, ma non lo faccio arrivare a toccarmi la fica con la coscia. Ho voglia stuzzicarli.
Cerchiamo di parlare mentre siamo in pista, ma non si sente nulla, allora gli dico di allontanarci verso la spiaggia dove c'è meno confusione. Mi offrono un cocktail e ci dirigiamo verso una staccionata che divide il locale dalla spiaggia vera e propria. È in penombra, la luce arriva a malapena e la musica è meno forte, infatti ci sono coppie che parlano e si scambiano baci.
Cammino con uno di loro di fianco e gli altri dietro. Ogni tanto mi giro e vedo che parlottano e ridono. Mi guardano il culo e le gambe. Posso immaginare quello che stanno pensando. Vorrebbero scoparmi. Arriviamo alla staccionata e ci mettiamo a chiacchierare, loro quattro seduti ed io in piedi. Avevo paura di sedermi perché si sarebbero accorti della mancanza dell'intimo.
Si chiamano Luca, Matteo, Giorgio e Simone. Sono simpatici e carini. Parliamo un po' di tutto, mi fanno molti complimenti e questo mi fa eccitare. Poi Giorgio fa una battuta: “secondo me non hai nulla sotto il vestito”. Il silenzio. Giorgio incalza: “dai, non mi dire che ho indovinato”. Si guardano tra loro e ridono. Mi va lo sguardo sulla lampo dei loro pantaloni e noto che hanno i cazzi in erezione.
Vorrei sprofondare, ma al tempo ...
... stesso mi piacerebbe assaggiarli. Sento la fica che sta per esplodere. Senza pensarci, per stemperare la situazione dico: “ma vi pare che esco senza intimo mi avete preso per una puttana ?”. (Non sia mai....)
Mi rispondono in coro: “allora facci vedere”. Dicendo questo se ne restano seduti sulla staccionata guardandomi con aria di sfida e ridendomi in faccia. Sono tentata di alzare il vestitino di un centimetro, quanto basta per fargli vedere che hanno ragione.
Ad un tratto sento una voce in lontananza. È Marco che mi chiama facendo un gesto con la mano nel senso di raggiungerlo. Non so cosa sarebbe successo se non fosse intervenuto.
Mentre sto per andare verso il mio lui, mi giro, saluto i quattro ragazzi con un gesto della mano, dicendogli che quello che mi chiama è il mio ragazzo, ma per non lasciarli completamente all'asciutto faccio il gesto di raccogliere una cosa per terra piegandomi a novanta. Sento solo che smettono di ridere. Non so se nella penombra abbiano visto che non portavo nulla, ma la fine delle risate me lo lascia credere.
Raggiungo Marco che subito mi da addosso dandomi della cagna e della puttana. Non posso dargli tutti i torti. A ripensarci la situazione stava andando un po' troppo oltre, anche se aver dato mostra di me a quei ragazzi era stata la ciliegina sulla torta. La rivincita nei loro confronti. Comunque sia la situazione mi aveva intrigato. Non ce la facevo più, volevo scopare. Interrompo Marco che mi stava facendo il terzo grado con un ...