Motel piranha
Data: 24/06/2019,
Categorie:
Trans
Autore: stefylegs69
... sulle palline microscopiche.
Ho avvertito i passi del tizio che si allontanava sempre ridendo e dicendo agli altri uomini che nel cesso da me occupato c’era una frocetta in cerca di cazzi…..
In quello stato semi comatoso, mi sono asciugata con la carta igienica ed ho cominciato ad indossare l’intimo appena acquistato.
Ho rimesso jeans e scarpe e sono uscita dal cesso con il mio trolley: non c’era nessuno in quel momento, per fortuna….. perché sculettavo come una troia di strada ed avevo il viso stravolto dall’orgasmo…..
Inoltre i jeans, molto aderenti, evidenziavano la presenza del reggicalze.
Tornata alla macchina, ho ripreso a guidare con quella sensazione di languore che sempre mi prende prima di trasformarmi nella femmina puttana che sono.
Uscita dall’autostrada, prendo la statale in direzione Vercelli quando ad un certo punto vedo le indicazioni per il “Motel Piranha”, che non conoscevo.
Ormai non resistevo più alla voglia di trasformarmi totalmente nella Stefy, quindi decido che avrei passato la notte in quel motel.
Passata in auto la reception, entro nella mia stanza arredata in stile barocco con tanto di letto a baldacchino.
Per prima cosa mi spoglio tutta e mi faccio una doccia caldissima, cosa che adoro perché mi smolla totalmente ogni resistenza maschile.
Uscita dalla doccia bollente senza quasi riuscire a reggermi in piedi, mi sdraio un attimo sul letto, pensando a cosa fare nella splendida serata che avevo davanti.
Per prima ...
... cosa, mi cospargo il clito e la ficanale di una crema alla vaniglia che mi profuma tantissimo e mi predispone ancor di più ad essere pienamente puttana.
Quindi passo al trucco: ombretto e mascara neri, gloss vermiglio con contorno labbra più scuro, fard color mattone spesso sulle guance che sfumo abilmente sugli zigomi, polvere dorata su tutto il viso.
Reindosso l’intimo con le culottes rigorosamente sopra il reggicalze (culottes del tipo un po’ largo che mi lascia passare l’arietta nelle zone erogene del clito e del buchetto), non prima di essermi penetrata per qualche minuto con il mio dildo per essere già bella aperta.
Quindi camicetta, gonnellina e bolerino ed infine la parrucca, che pettino a lungo (pettinarmi così mi fa sentire molto femmina).
Mi guardo allo specchio: sono diventata la Stefy, una milf in cerca di cazzi, non troppo volgare ma abbastanza dal far passare il messaggio…..
A quel punto avevo diverse opzioni: cinema, ristorante o battere in macchina.
Battere mi spaventa sempre un po’, cinema in zona non ne conoscevo: restava la cena.
Esco dalla stanza e salgo in macchina; raggiungo la reception, scendo apposta per farmi ammirare dal portiere e gli lascio le chiavi.
Riparto in cerca di una trattoria in zona, lungo la statale.
Dopo pochi chilometri la trovo: ha un parcheggio semideserto e decido di fermarmi.
Scendo dalla macchina sulle mia decolletè tacco 12 rosse e mi avvio verso l’ingresso , avvertendo l’aria fresca che mi invade le ...