Motel piranha
Data: 24/06/2019,
Categorie:
Trans
Autore: stefylegs69
... cosce , il clito e le natiche….
E’ una tipica trattoria datata, il proprietario è al bancone del bar all’ingresso e mi saluta distrattamemnte.
Mi appoggio languidamente al bancone e gli chiedo se può offrirmi uno spritz prima della cena.
A quel punto mi squadra meglio e dice “Ma certo!” .
Lo ringrazio e mi siedo ad un tavolino di fronte al bancone, nell’attesa del drink.
Accavallo lentamente le gambe mostrando il bordo delle calze ed il gancetto del reggicalze.
Nell’attesa, lo guardo timidamente, leccandomi le labbra.
Mi sentivo già umida dappertutto…..
Mi serve l’aperitivo : finalmente lo vedo tutto: un omaccione abbastanza panciuto e vestito sommariamente, ma vedo chiaramente che il cavallo dei suoi pantaloni è evidentemente eretto….
Per provocarlo, scavallo le gambe proprio mentre si avvicina, allargandole leggermente e mostrando le mutandine…
Però lui fa finta di niente e torna dietro il bancone.
In fondo volevo solo provocarlo, non mi piaceva affatto: troppo grezzo.
Finito di bere lo spritz, sempre guardandolo fisso ed ammiccando, continuando ad accavallare e scavallare le cosce, mi alzo e sculettando senza vergogna vado verso la sala ristorante.
C’erano solo tre avventori: una coppia attempata ed un ragazzo che non avrà avuto più di vent’anni.
Nessuno di loro mi degna di uno sguardo.
Ordino una bottiglia di prosecco ed un risotto ai funghi.
Per smollare anche le ultime vergogne, mi scolo la bottiglia di prosecco quasi del ...
... tutto prima che arrivi il risotto: quando l’oste arriva con il piatto, sono già ubriaca e senza alcun ritegno: la gonna è risalita ben oltre il reggicalze e sono praticamente in mutande, tanendomi apposta lontana dal bordo del tavolo per provocare tutti i presenti.
Purtroppo nessuno si interessa allo spettacolo, per cui mangio il risotto ed ordino un bicchiere di whisky doppio per stroncarmi del tutto.
Finito anche il whisky, mi alzo traballante sulle mie tacco 12 e mi avvio sculettando oscenamente verso l’uscita senza curarmi di riabbassare l’orlo della gonna: tuttavia nessuno mi considera.
Salgo in macchina e con non poca difficoltà mi rimetto alla guida verso il motel.
Ho ancora la tentazione di fermarmi a bordo strada e battere, ma non ce la faccio: troppa paura e troppe gambe molli.
Arrivo alla reception ma non riesco a scendere dalla macchina per farmi dare le chiavi, quindi suono il clacson; il portiere mi raggiunge e con fare distratto mi consegna le chiavi: nemmeno lui mi considera….
Eppure ero evidentemente una milf ubriaca in cerca di cazzo….
Parcheggio davanti alla stanza, scendo dalla macchina non senza gravi difficoltà …. Entro in camera senza chiudere la porta e mi siedo a gambe larghe sulla poltroncina.
Lo specchio davanti a me rendeva una immagine impietosa del mio stato, ed in più la testa mi girava, avevo una gran voglia di cazzo ed ero da sola.
Il caldo mi assaliva, quindi decido di uscire dalla stanza e sedermi sul muretto del ...