1. Fado, saudade e la posseduta di Lisbona.


    Data: 24/06/2019, Categorie: interviste, Autore: Tibet

    ... mentre procediamo barcollanti spero che 'sta posseduta non abbia voglia, che abbia il ciclo, che abbia le palle girate, insomma che ci mandi subito fuori dai coglioni. E' notte fonda ma il quartiere è vivo. Gente locale e turisti in cerca di trasgressione si fondono, interagiscono fra loro, c'è chi cerca un guadagno e c'è chi cerca un fremito di eccitazione. Uomini e donne sistemati agli angoli dei vicoli offrono sesso in ogni salsa e metodi diversi per viaggiare in altri mondi. Noi procediamo trascurati da costoro, neanche ci considerano come potenziali clienti, sentono a fiuto chi siamo e cosa siamo. Tempo cinque minuti e arriviamo. Entriamo in una porta che sembra l'ingresso di un vero tugurio, poi lui bussa ad una porta interna. -Que è? -Gomez, ho un amico con me che vuole conoscerti...- -Un amico? La porta viene aperta e intravvedo una figura che ci fa entrare, una donna vestita in nero, snella, scalza. Poi... vedo una gran massa di capelli anche neri, spettinati e gonfi. Nella stanza c'è odore di donna, un misto fra il suo sudore e si... odore di sesso. Il suo. Mi fa segno di avvicinarmi e mi guarda. -Uhhhh...! "L'uomo che vuole giocare con le mie mele..." E con le mani si indica il seno... Trasecolo! Sono notti che faccio sempre lo stesso sogno! Un sogno che vorrei proseguisse e che invece sempre si interrompe. Io e due donne. Che non conosco. Una più grande che mi porta per un motivo sconosciuto una ragazza più giovane... forse quindici anni, meno? Poi la più grande ...
    ... le scopre il bel seno, un seno adolescente con i capezzoli che guardano il cielo e mentre accarezza i bei globi di carne soda e tira i capezzoli mi dice... -Vuoi giocare con le sue mele? E mi sveglio... eccitatissimo e spero sempre che il sogno continui, spero di godere nel sonno, di avere una polluzione e che importa se poi, bagnato di sperma, dovrò alzarmi e lavarmi? Chiedo... -Perché il sogno? Sei tu...? Perché? -No... è lei, una di quelle che vivono dentro di me, il perché? Non lo so... Nonostante l'inquietudine che mi causa non mi importa più nulla, ora voglio giocare con quelle mele. D'improvviso mi è tornata quella eccitazione che provo ogni notte, il cazzo è talmente duro che mi fa male e spinge contro la stoffa dei jeans. Lei passa leggermente la mano sul mio gonfiore, sento un fremito al ventre. Ho voglia, una voglia pazzesca. -Vuoi scopare. Va bene, ma modo mio... a modo mio... Si apre quella specie di vestaglia che porta, sotto è nuda e mostra così il seno. -Guardami... Non è lei... quella del sogno... non vedo le due coppe straordinariamente formate, con i capezzoli che, turgidi, nel sogno guardano in su. Ma questa è altrettanto bella, due seni più pesanti, che leggermente insistono sullo sterno, due larghe areole scure e due capezzoli puntuti. Il seno non grosso mette in risalto la fragilità del suo corpo. Sento la sensazione di essere alla presenza di qualcosa di ferino, di belluino, di animalesco. -Toccami... Le mie mani si posano sulle mammelle, che sensazione ...