Fado, saudade e la posseduta di Lisbona.
Data: 24/06/2019,
Categorie:
interviste,
Autore: Tibet
... di sodo e di morbido nello stesso momento! Prendo fra le dita i capezzoli e li strizzo, sento pienamente la loro tensione, palpo le due cupole mentre lei si assoggetta in piedi con le braccia abbandonate contro il corpo. Si stacca e si spoglia. Ha il corpo di un felino. Mi si rinnova questa sensazione di selvatico, di un essere elementarmente sensuale. Mi apre la camicia, me la toglie. Poi è la volta dei calzoni e delle scarpe. Sono nudo. Il membro spicca nella semi oscurità. Teso, diritto, completamente scappellato. Lei lo accarezza, ci passa sull'asta le unghie assurdamente lunghe. -Stenditi... Voglio che sia lei a scoparmi. Guarda G. e... -Siediti e non muoverti... La sua bocca vorace cerca la mia, mi bacia, e io succhio con voluttà la sua lingua. Sa di sesso, sa di tutto. Sa di fica, di culo, di cazzo, di sborra e di umori vaginali. Quanti cazzi e fiche avrà leccato stasera? Mi ubriaca. Abbandono le braccia sopra la testa mentre la sua bocca mi divora. Ora mi sta leccando il collo, scende e arriva ai capezzoli, li bacia e li morde causandomi il solito fremito incontrollato che va diritto al ventre. Scende ancora e con la mano mi tiene forte per la base mentre inizia a baciarmelo. Lunghe linguate bagnate su tutta l'asta, lecca e bagna tutto... cappella, tronco, la sacca dei coglioni, bagna e poi prende a inghiottirlo, cappella... parte dell'asta... tutto! Tutto...! Mi prende tutto in bocca e sento le sue labbra stringermi. Mi inarco, preso dal piacere che mi fa provare. ...
... La sua mano mi tiene forte alla base dell'asta. L'altra mi tormenta i capezzoli. Ora i suoi movimenti sono frenetici e la mano lascia l'asta e mi cerca fra le natiche, sento il suo dito insistere e che mi penetra nell'ano, manca poco che mi provochi l'orgasmo, lo intuisce e mi lascia, il suo corpo mi scavalca e mi si siede sulla faccia. Ah...! L'odore della sua natura! Adoro le donne che si lavano poco! Quando si tratta di scopare è ovvio! Si strofina forte e a lungo sulla mia faccia e poi si stende e riprende a inghiottirmi mentre io la mangio, la lecco, la penetro fra le natiche con le dita. E' lei ad avermi. Non io. Lei a condurre il gioco che io subisco. Quando pensa che il momento sia arrivato si leva dalla mia bocca, striscia il ventre lungo il mio torace e, tenendomi ritto con una mano, si impala! E niente precauzioni? Ma chi cazzo le vuole in quel momento! Ecco l'attimo! E' vero quello che ha detto G.! Si alza e si abbassa, muove il bacino e sembra che oltre a lei mi stiano scopando altre mille! Come faccio a mettere in parole quelle sensazioni? Sento voci e sento mani addosso. Sento di star penetrando mille altre donne oltre a lei. Mille fiche che mi stringono in maniera diversa! Non posso durare di più. Non voglio durare di più. Godo in un orgasmo squassante. Urlo come un invasato mentre le mille donne che mi scopano continuano a muoversi, a stringermi, a possedermi. Si abbandona sul mio ventre. E mentre io cerco di riprendere fiato e forze, lei chiama a sé G. G. si ...